L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

PER SAPERNE DI PIÙ CI SONO UNA COLLANA DI LIBRI E UN BLOG IN VARIE LINGUE…

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domenica 13 aprile 2025

CONTRA MILEI: UN LLAMADO A LAS FUERZAS DE LA TIERRA

de Horacio Tarcus

y otra gente de la cultura de Argentina 


ESPAÑOL - ENGLISH


Como escritores, artistas, intelectuales, docentes, investigadores y trabajadores de la cultura, consideramos que es urgente la construcción de una agenda política integral y federal que exprese un compromiso con los derechos, la justicia social, el respeto a las diversas identidades, la igualdad de oportunidades, la autonomía externa y la democracia. Aspiramos a forjar un pacto intergeneracional que permita recuperar la solidaridad colectiva y la recomposición del tejido social. Para anticiparnos a la destrucción total, tenemos que empezar a movilizarnos y construir alternativas desde ahora.


1- Atravesamos tiempos de descomposición política, social, ética y cultural, sacudidos por una crisis climática acelerada y una tecno-plutocracia que nunca pensamos o imaginamos que podríamos vivir. Lejos de ser la excepción, en este escenario mundial tan convulsionado, la radicalidad destructiva y perversa a gran escala que asume el experimento de extrema derecha en la Argentina ha hecho sonar todas las alarmas. Nada bueno puede salir de este proyecto político e ideológico reaccionario, mucho menos en beneficio de los sectores más vulnerables o de los jóvenes, incluso de aquellos que en octubre de 2023 votaron por Javier Milei. Ni siquiera de cara al celebrado control de la inflación, siempre volátil, frente a un ensayo económico ultra-neoliberal inconsistente -cuyo fracaso hemos visto en nuestra historia reciente- y un endeudamiento externo que nos empuja al abismo. Políticas neoliberales radicalmente desfasadas respecto del nuevo escenario geopolítico de proteccionismo y guerra comercial instalado por Donald Trump, supuestamente un aliado del presidente argentino.

 Los derechos básicos que supimos conseguir esforzadamente, sobre todo a partir de 1983, luego de una terrible dictadura cívico-militar, están siendo socavados y derogados, con un discurso que los desacredita y desprecia, mientras las desigualdades sociales se multiplican. Con políticas que se apuntalan sobre megadecretos desreguladores (como el 70/23) y la Ley Bases. Junto con el RIGI (Régimen de incentivo de Grandes Inversiones), que exacerba la entrega de bienes públicos y naturales a las fuerzas más poderosas y salvajes del mercado. Todo sucede mientras se ensanchan las desigualdades sociales y los super-ricos –nacionales y extranjeros- acumulan más riqueza, fugan las ganancias, pagan menos impuestos y son tratados por el presidente Milei como “héroes” y “benefactores sociales”.

mercoledì 9 aprile 2025

PERCHÈ L’APPEASEMENT DI TRUMP CON PUTIN FALLIRÀ

di Michele Nobile


ITALIANO - ENGLISH


Era fatto noto e logicamente conseguente dalla sua visione degli «affari» del mondo, che per la guerra in Ucraina Trump avrebbe tentato qualcosa che chiama «pace» - non mettendo con le spalle al muro l’aggressore russo, ma ricattando l’aggredita Ucraina - e che avrebbe fatto a Zelensky qualche «offerta che non si può rifiutare», poi concretizzata nell’intento di mettere le mani sui giacimenti di terre rare. Questa è la sua personalissima e paradossale interpretazione del motto reaganiano peace through strenght - pace attraverso la forza - che non porterà né la pace in Ucraina né renderà più forti gli Stati Uniti.

Come è noto l’approccio del Presidente è stato traumatico, se non feroce, con malcelata gioia del Cremlino: sospensione della connessione delle forze ucraine a Starlink, con grave danno delle loro capacità di comando e controllo, sul piano tattico e strategico; sospensione degli aiuti economici e militari, non graduale e limitata ma del loro insieme; ripetuti tentativi di discreditare il Presidente ucraino, in ultimo tendendogli un’imboscata pubblica e punendo la sua mancanza di deferenza e soggezione al disegno di Trump. Addirittura, nelle dichiarazioni di Trump e dei suoi collaboratori sono state fatte concessioni ad obiettivi di guerra di Putin (su possibili mutilazioni del territorio ucraino, sul non ingresso nella Nato) ancor prima di iniziare il negoziato, senza contropartita e alle spalle dell’Ucraina, ripetendo parti della narrazione ideologica imperiale grande-russa. Una tattica che, a seconda dei punti di vista, si può dire di estremo cinismo o di totale idiozia e incompetenza1. Considerando le personalità implicate in questa amministrazione, probabilmente i due motivi si combinano; un esempio è il cosiddetto Signal-gate

Tuttavia, come fu già nel suo primo mandato, la politica di Trump sarà limitata sia da resistenze sia dalle sue stesse contraddizioni, sia in politica interna che in politica internazionale. Un libro d’accurata analisi di tutte le politiche e dei rapporti istituzionali della prima presidenza Trump sostiene la tesi che egli sia senza dubbio un Presidente straordinario quanto a «stile, processo, parole, retorica e promesse», ma «nella sostanza, nella politica, nei fatti, nell’azione e nelle promesse mantenute, la presidenza di Trump non è straordinaria. Anzi, è ordinaria, in gran parte convenzionale, ortodossa e conservatrice, piuttosto che rivoluzionaria o radicale». Presidente straordinario-presidenza ordinaria: nonostante l’approccio traumatico e il peculiare stile comunicativo del Presidente, l’immagine straordinaria e «rivoluzionaria» del presidente si smorza in risultati che rientrano nei parametri della tradizione del Partito repubblicano2.

A parer mio si possono discutere alcuni dettagli di questa analisi, ma nel complesso è corretta: per due ragioni. La prima è che, al contrario della Russia, che è una dittatura appena mascherata, gli Stati Uniti rimangono uno Stato liberale con un assetto costituzionale per cui i poteri presidenziali sono sottoposti a una serie di controlli e limiti istituzionali a più livelli, a volte non attuati ma che esistono e, quando si verifica la volontà d’usarli, possono essere efficaci. La seconda ragione è che l’approccio trumpiano a determinate questioni di politica estera può scontrarsi con la dura realtà di attori politici e di dinamiche che sfuggono al controllo degli Stati Uniti: direi che è la norma da diversi decenni. Il che non vuol dire che Trump non abbia prodotto e non continuerà a produrre danni, al contrario. È il successo del suo disegno che è in discussione, qui, della politica nei confronti della Russia e della guerra d’indipendenza dell’Ucraina. 

L’idea del candidato Trump che con lui al comando la guerra in Ucraina sarebbe terminata «in 24 ore» non era solo esempio della sua smisurata megalomania, adatta a un supereroe da scadente fumetto, e della straordinaria demagogia delle sue modalità di comunicazione. Era e rimane indicativa della completa incomprensione degli interessi basilari dei belligeranti, dei problemi connessi a un eventuale armistizio e, ancor più, di un trattato di pace, della dimensione della posta in gioco di quello che non è mai stato un conflitto locale. Se Trump pensa seriamente di por fine a un fatto così complesso e multidimensionale come se fosse un deal immobiliare - in effetti inizialmente affidato all’immobiliarista Witkoff - allora l’iniziativa diplomatica statunitense rischia di risolversi in un fallimento.


I precedenti della politica di appeasement

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

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a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

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a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.