L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

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venerdì 1 marzo 2019

RICCARDO PETRELLA A MERANO (incontro col sindaco e conferenza)



PRESENTAZIONE DEL LIBRO E DEL SUMMIT MONDIALE
L'audacia nel nome dell'umanità
Riccardo Petrella a Merano
Mercoledì 6 marzo. Nel pomeriggio alle 16 in municipio l'incontro col sindaco Paul Rösch per chiedere l'appoggio del Comune. 
Alle ore 18 l'evento pubblico in Sala civica


Il celebre economista italo-belga, Riccardo Petrella - uno dei punti di riferimento a livello mondiale dei movimenti per la salvaguardia dei beni comuni, dell'acqua pubblica, dell'economia di giustizia - presenta il suo ultimo libro "Nel nome dell'umanità" che è pure il manifesto della nuova campagna lanciata da Petrella a livello internazionale, "L'audacia nel nome dell'umanità". 
A metà dicembre nella bella cornice del monastero di Sezano (Verona) si è tenuta la prima Agorà degli abitanti della Terra con l'intento di aprire una fase costituente per l'umanità in quanto soggetto collettivo e per la difesa della terra e dei beni essenziali. Duecento persone da tutto il mondo vi hanno preso parte discutemdo per tre giorni e elaborando la Carta dell'umanità sostenuta anche dall'ultimo presidente del'Unione sovietica Michkail Gorbaciov.
L'incontro che si tiene a Merano (6 marzo ore 18 Sala civica) verrà introdotto da Genny Losurdo che ha curato la comunicazione all'interno dell'Agorà degli abitanti della terra a Sezano.
Prima della conferenza alle ore 16 in Municipio, Petrella incontrerà il sindaco Paul Rösch (come ha fatto due settimane fa con il sindaco di Trento Andreatta) per capire come il Comune di Merano possa sostenere la campagna internazionale a cui hanno aderito vari comuni nel mondo compreso Lisbona. 
Il filo rosso del nuovo libro di Riccardo Petrella è questo: l’umanità ha bisogno di un nuovo patto sociale mondiale, fondato sulla fine della globalizzazione guerriera, sulla cessazione di una economia predatrice della vita sulla Terra, sullo sradicamento delle cause strutturali dell'ineguaglianza e dell’impoverimento dei più. Come? Il libro è ricco di fatti, di analisi, e di proposte di soluzioni realizzabili. L’autore chiama l’umanità a liberarsi dalla paura e dal pragmatismo cinico, a essere audace. Utopica, cioè costruttrice.

Petrella non è solamente un lanciatore di allerte, è anche un lanciatore d’idee che potrebbero cambiare il mondo (Bernard Cassen, «Le monde diplomatique»)



RICCARDO PETRELLA (La Spezia 1941), già direttore del Centro europeo di ricerche sociali comparative di Vienna e Senior Researcher presso il Consiglio internazionale delle scienze Sociali di Parigi, dal 1978 al 1994 ha diretto presso la Commissione europea il programma FAST (Forecasting and Assessment in Science and Technology). Dal 1982 al 2005 è stato professore presso l’Università Cattolica di Lovanio, tenendo corsi di Politica scientifica e tecnologica e Mondializzazione dell’economia. Attualmente è presidente dell’Istituto europeo di ricerca sulla politica dell’acqua (IERPE), a Bruxelles, da lui fondato nel 2007. È tra i fondatori del Gruppo di Lisbona (1991), del Comitato internazionale per il contratto mondiale dell’acqua (1997) e dell’Università del Bene Comune (2001). Nel 2012 ha lanciato in Italia l’iniziativa internazionale «Dichiariamo illegale la povertà - Banning Poverty 2018». Dal 2005 al 2006 è stato presidente dell’Acquedotto pugliese. Nel 2018 ha dato vita al movimento internazionale dell’Agorà degli abitanti della Terra: questo libro ne è il testo teorico di base.
Fra i principali esponenti dell’altermondialismo, è attivamente impegnato nello studio della globalizzazione, del welfare, dell’educazione, dei problemi ambientali e della tematica dell’acqua come diritto alla vita e bene comune.

Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.com

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

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a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

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a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.