Dal ritiro delle forze governative alla promulgazione della Carta del Contratto Sociale
di Andrea Vento
I curdi del Rojava, il Kurdistan occidentale, da quando è stato disegnata la carta politica del Medio Oriente dalle potenze coloniali vincitrici della I Guerra mondiale, Regno Unito e Francia, senza concedere il diritto ad uno proprio stato alle popolazioni curde (carta 1), hanno sempre corso il rischio di scomparire, insieme ai connazionali degli altri stati limitrofi (Turchia, Iraq e Iran), soprattutto come soggettività etnica a causa delle politiche negazioniste, repressive e assimilazioniste di cui sono stati oggetto da un secolo a questa parte.
Carta 1: la definizione dei confini politici della penisola anatolica in base al Trattato di Losanna del 24 luglio 1923 che sancirono la nascita della Turchia moderna a discapito del promesso stato curdo e non solo (nota 1)
Nello specifico, la situazione dei curdi del Rojava ha registrato un profondo cambiamento a seguito della guerra civile siriana iniziata nel corso del 2011 e successivamente evolutasi in conflitto internazionalizzato. E' opportuno specificare che nel 2012, nel corso della guerra civile siriana, le forze governative siriane si sono ritirate dalle tre zone, confinanti con la Turchia, abitate dai curdi, lasciando il controllo militare alle Unità di autoprotezione del popolo (YPG), appositamente costituite l'anno precedente (2011) a scopo difensivo. L'Esercito Arabo Siriano, in difficoltà si è quindi ritirato a difesa della capitale e delle zone del Nord-ovest a maggioranza alawita (carta 2), una setta minoritaria dello sciismo che esprime il governo di Damasco compresa la dinastia degli el-Assad, abbandonando al loro destino i territori curdi(2).
Carta 2: composizione etnica e religiose della Siria e del Libano agli inizi della guerra civile
I curdi sono stati costretti ad organizzarsi, oltre che militarmente, anche politicamente e amministrativamente, istituendo nel luglio del 2012, il Comitato Supremo curdo (Dbk) come organo di autogoverno della propria area. Istituzione composta in egual numero da membri del Partito dell'Unione Democratica (Pyd), principale partito curdo siriano legato al Pkk turco, il Partito de Lavoratori del Kurdistan d'ispirazione marxista, e del Consiglio Nazionale Curdo (Knc), politicamente vicino al Kurdistan iracheno(3).
Tuttavia, il Pyd dopo aver rotto con il Knc, nel novembre del 2013, ha annunciato un governo ad interim nelle tre aree curde territorialmente non contigue, da ovest verso est, i cantoni di Afrin, Kobane e Jazira (Qamislo), dichiarando la piena autonomia e proposto un processo costituente denominato: Carta del Contratto sociale. I tre i cantoni sono stati (carta 3), quindi, dotati di assemblee popolari e di forze di autodifesa: le YPG (formazioni miste) e le YPJ (composte solo da donne).
Carta 3: i 3 cantoni curdi del Rojava ad inizio 2014
Il modello politico-sociale del Confederalismo democratico
La Carta del Contratto Sociale, promulgata il 20 gennaio 2014, è divenuta la costituzione più democratica che la popolazione di questa regione abbia mai conosciuto. L'organizzazione politica e sociale del Rojava può essere considerata un modello di Confederalismo democratico del Medio Oriente nel quale ogni comunità, a prescindere dalle caratteristiche etniche e religiose, ha il diritto all'autodeterminazione e all'autogoverno.
Un modello basato, appunto, sulla filosofia del "Confederalismo democratico" elaborata da Abdullah Öcalan(4) leader del Pkk che implica autosufficienza, localismo e pluralismo etnico fra «kurdi, arabi, assiri, caldei, turcomanni, armeni e ceceni», come riporta il preambolo dell'innovativa Carta della Rojava. Un testo che tratta di libertà, giustizia, dignità, democrazia, uguaglianza e «ricerca di un equilibrio ecologico».
Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan turco (Pkk), con cui il PYD è in stretti rapporti, ha così descritto il Confederalismo democratico nel proprio manifesto fondativo: «Il Confederalismo democratico del Kurdistan non è un sistema di Stato, è il sistema democratico di un popolo senza Stato ... Prende il potere dal popolo e lo adotta per raggiungere l'autosufficienza in ogni campo compresa l'economia».
Un modello economico basato sul municipalismo e sull'ecologia sociale che riprende l'elaborazione teorica del filosofo socialista libertario Murray Bookchin e che non contempla il processo di accumulazione capitalistica.
Il Confederalismo democratico è un paradigma sociale non statuale che si basa sulla partecipazione dal basso, i cui processi decisionali avvengono all’interno delle stesse comunità. E' un progetto anti nazionalista che, basandosi sulla convivenza pacifica fra elementi diversi, rigetta l'assolutismo etnico e il fondamentalismo religioso, peraltro in fase di espansione nell'intero Medio Oriente e non solo.
Altro cardine fondamentale è costituito dalla parità di genere che è concretamente rappresentata non solo dalle guerrigliere delle Ypj (immagine 1), ma anche nel principio della partecipazione paritaria a ogni istituzione di autogoverno, che, pur tra contraddizioni e in condizioni estremamente difficili, esprime un reale principio di cooperazione, tra liberi e uguali, in una regione particolarmente frammentata dal punto di vista etnico e religioso.
Immagine 1: le guerrigliere delle Ypj, combattono armate di soli Kalashnikov
Andrea Vento
7 dicembre 2024
Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati
Note:
1.Il Trattato di Losanna ribaltò l'assetto territoriale previsto dal precedente Trattato di Sevres (1920), collaterale al Trattato di Versailles per la ridefinizione degli assetti mediorientali dopo la sconfitta dell'Impero Turco-ottomano, e che prevedeva la nascita di uno stato curdo nel sud-est della penisola anatolica, una Armenia più estesa di quella attuale, l'assegnazione alla Grecia dei territori abitati dalla popolazione ellenica nella parte occidentale della penisola anatolica e il controllo internazionale sulla parte di territorio afferente agli stetti del Bosforo e dei Dardanelli.
2. Nell’estate 2012, sedici mesi dopo lo scoppio delle rivolte in Siria, il governo di Baššār al-Asad, sotto scacco ad Aleppo, ritirò l’esercito dalle aree a maggioranza curda del Nord e del Nord-Est del paese.
Fonte: "I Curdi in Siria: il Rojava" https://storiaestorie.altervista.org/blog/i-curdi-in-siria-il-rojava/
3. https://www.cesi-italia.org/en/articles/crisi-siriana-e-prospettive-curde-la-partita-di-barzani
4. Il libro "Il Confederalismo democratico" di Abdullah Öcalan è scaricabile al seguente link:
https://ocalanbooks.com/downloads/it-confederalismo-democratico.pdf