L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

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lunedì 2 dicembre 2024

PERCHÉ NON È POSSIBILE LA PACE CON PUTIN

di Michele Nobile


ITALIANO - ENGLISH


Le annessioni di Putin, o della pace impossibile

Per un periodo ancora non definibile non sarà possibile una soluzione diplomatica della guerra iniziata con l’invasione totale dell’Ucraina da parte delle forze armate russe, guerra iniziata dieci anni fa con l’invasione e l’annessione della Crimea e l’intervento armato negli oblast’ di Donec’k e Luhans’k a sostegno dei separatisti filo Russia sull’orlo della sconfitta. Il motivo è semplice: Putin non vuole la pace, ma la capitolazione e sottomissione dell’Ucraina. Capitolazione che Putin non riuscirà ad ottenere, per un motivo altrettanto semplice ma totalmente antagonistico al suo: per continuare ad esistere come nazionalità autonoma, sottrarsi a un genocidio culturale e mantenere uno Stato indipendente, gli ucraini non possono arrendersi né riconoscere le annessioni alla Russia del proprio territorio e di milioni di concittadini.

Che non esiste alcun «piano di pace» russo diverso dalla capitolazione dell’Ucraina è stato chiarito più volte da Putin in persona. Ad esempio, in risposta al Summit per la pace in Ucraina tenutosi a Bürgenstock in Svizzera, il 14 giugno il Presidente russo dichiarò che


«Ora, come ho già detto, la situazione è radicalmente cambiata. Gli abitanti di Cherson e Zaporižžja hanno espresso la loro posizione in referendum e le regioni di Cherson e Zaporižžja, così come le Repubbliche popolari di Donec’k e Lugansk, sono diventate parte della Federazione Russa. E non si può parlare di turbare la nostra unità statale. La volontà del popolo di stare con la Russia è inviolabile. Questa questione è chiusa per sempre e non è più oggetto di discussione»1


Questa questione è chiusa per sempre e non è più oggetto di discussione: esiste un modo migliore per sbattere la porta in faccia a un possibile compromesso? 

In conseguenza del clamoroso fallimento del piano iniziale di conquista e dei successi dell’offensiva ucraina dell’estate 2022, il dittatore russo ha dato in pasto al nazionalismo da lui stesso alimentato il contentino dell’annessione dei territori ucraini occupati. Tuttavia, se da una parte la formalizzazione della (incerta) conquista territoriale ha dato corpo ai fantasmi dell’ideologia imperiale russa, dall’altra ha messo il regime di Putin in un vicolo cieco. La decisione di annettere i territori ucraini occupati e l’emendamento alla Costituzione della Federazione russa che li incorpora costituiscono un punto di non ritorno perché Putin ha deliberatamente rinunciato alla sua carta più forte per avviare con successo - dal suo punto di vista - una trattativa circa lo status internazionale dell’Ucraina. Putin si è privato della possibilità di scambiare la restituzione delle terre occupate (magari tenendo la Crimea) con una posizione di neutralità internazionale dell’Ucraina e ulteriori accomodamenti istituzionali che consentirebbero a partiti filo-russi di influenzare la politica interna e internazionale dell’Ucraina. 

L’elezione di Donald Trump a Presidente apre nuovamente la possibilità di un accordo diretto fra Stati Uniti e Russia alle spalle e sulla pelle del popolo d’Ucraina, perché Trump - che si proclama «grande amico» di Putin - è più interessato alla guerra commerciale e al ridimensionamento delle aspirazioni geopolitiche della Cina che a fermare l’espansione dell’imperialismo russo. Trump potrebbe ricattare il governo ucraino per spingerlo a negoziare con la Russia da una posizione di debolezza, minacciando la sospensione o la drastica riduzione dell’aiuto militare. Questo è senza dubbio quanto sperano a Mosca. 

Tuttavia, la posizione russa rimane invariata, addirittura per gli obiettivi massimi della «denazificazione» e smilitarizzazione dell’Ucraina: per accertarsene basta consultare il sito del ministero degli esteri della Federazione russa2. Ora, tanto più perché praticamente impossibile, Putin potrebbe rinunciare a quella che definisce «denazificazione», parola in codice il cui significato reale è una purga politica che installi al potere marionette manovrate da Mosca e un processo di russificazione culturale mirato a sradicare l’identità nazionale ucraina. Non può però assolutamente rinunciare ai territori ucraini illegalmente annessi alla Russia nel 2022, perché questo equivarrebbe a una sconfitta, con possibili gravi ricadute interne. D’altra parte forse, ma è un forse molto ma molto grande, in sede di negoziato Kyiv potrebbe accettare l’annessione della Crimea e forse - un forse ancora maggiore - dei territori occupati degli oblast’ di Donec’k e Lugansk ma assolutamente non l’annessione dei territori occupati degli oblast’ di Zaporižžja e Cherson, che sono il «ponte» terrestre fra Russia e Crimea, irrinunciabile per Putin. 

Dunque, per quanto forte la pressione che Trump potrebbe esercitare su Zelens’ky – certo più che su Putin - esiste un limite a quanto può pretendere, altrimenti rischiando il rigetto di un suo «piano di pace» non solo dalle parti in guerra ma anche dal suo stesso partito - oltre che dagli avversari interni - e da parte dei Paesi dell’Europa centrale e Baltica più esposti all’espansionismo russo. In effetti, considerando quanto sopra, il massimo che un Trump mediatore ben disposto verso Putin potrebbe riuscire ad ottenere non è la pace ma un mero congelamento della linea del fronte, un armistizio che creerebbe in Europa una situazione simile a quella fra le due Coree. 


Quando cessare il fuoco significa capitolare

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

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a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

* * *

a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.