L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

PER SAPERNE DI PIÙ CI SONO UNA COLLANA DI LIBRI E UN BLOG IN VARIE LINGUE…

ČESKÝDEUTSCHΕΛΛΗΝΙΚÁENGLISHESPAÑOLFRANÇAISPOLSKIPORTUGUÊSРУССКИЙ

venerdì 8 ottobre 2021

RICORDANDO LUIGI FONTANA A UN ANNO DALLA MORTE

di Antonio Marchi

 

In occasione di un  cammino ("Cammino di Antigone") partito dal cimitero Polacco di Bologna e terminato a Monte Sole (cammino che negli anni collegherà Monte Sole a Sant'Anna di Stazzema), passando davanti la casa di Luigi, ho potuto leggere il mio postumo ricordo dei miei trascorsi in sua compagnia al cospetto dei tanti passanti che nei giorni di sabato e di domenica si raccolgono nella pietà di quella terra insanguinata dalla barbarie nazi-fascista. Antonio


Era il 27 marzo 2008. Ero a Spinea al funerale di Gino Donè. Luigi non lo conoscevo, era uno dei “tanti” compagni accorsi ad onorare un combattente per la libertà. Si è presentato, non so come: per quale strana combinazione, mi ha guardato. Ci siamo guardati. Ricordo il suo sorriso e la sua semplicità nel presentarsi: “ciao, sono Luigi Fontana” di Monte Sole". "Ciao io sono Antonio Marchi di Trento".

Eravamo tutti commossi dal triste evento, dalla celebrità di un personaggio che aveva messo la sua vita al servizio della resistenza al nazi-fascismo prima e della rivoluzione cubana, poi.

Eravamo un corpo solo. “Reduci” di battaglie, di storie che ci appartenevano.

Era facile conoscerci, scambiarci ricordi vicini e lontani.

E così è stato per me e Luigi.

Nel settembre dello stesso anno parto per un lungo viaggio (in bicicletta) che mi porterà a Trapani nel ventennale della morte di Mauro Rostagno. Inevitabile il passaggio a Monte Sole da Luigi.

Poi negli anni altri viaggi lungo lo stivale e sempre Bologna, la Porettana e Monte sole era la mia strada, la casa di Luigi la mia meta. La casa di Luigi: un “museo” incompiuto, disordinato ma ricco di tante cose dove spaziava la mia curiosità. Un posto speciale, tanto accogliente, quanto umano da diventare negli anni dei miei passaggi il posto privilegiato, dove meglio respiravo l'aria della libertà.

Nella casa di Luigi c'è passato il mondo:“sbandati”, poveri cristi, fuggiaschi, Intellettuali. Tutti compagni di strada. C'è un librone che lo testimonia dove chiunque passava lasciava una sua traccia. “Testoline” in cerca di un rifugio, , piccole presenze, anche ingombranti, che solo chi ha il dono del visionario riesce ad accogliere senza porre limiti e domande.

In Luigi ho visto l'uomo uscire da se stesso, in uno sforzo di tensione verso l'altro, ho visto la semplicità la generosità del gesto, tante note di calore umano, di irresistibile generosità.

Monte Sole da terra inzuppata del sangue innocente, rivive il sogno di un riscatto grazie all'operosità di Luigi che apriva al mondo porte e finestre della quotidiana esistenza.

In quella prima visita, mi ha accompagnato nell'inquietudine di quello che è stato Monte Sole: la sua tragica storia commosse anche attori, registi cinematografici, poeti, semplici pellegrini e io con loro..

Nel suo linguaggio (non sempre facile da capire), Luigi mi spiegava...io restavo ammagliato nella sua autenticità proletaria, improntata da un buco nero dell'umanità tagliata dalle forbici dell'uomo.

Ogni parola come traccia di qualcuno, di qualcosa che è stato rivivevo emozioni come macchie di sangue, come voragini dal senso della solitudine (“sono già tra noi”), abbagliato dalla storia tragica delle stragi naziste della seconda guerra mondiale che scorreva veloce dalle sue parole.

Luigi rimane nella storia degli uomini un combattente, artista della strada, un comunicatore instancabile, ricco di sentimento, un genio solitario in rapporto con l'Altro in un mondo che è al di là del bene e del male, quasi un mistico che, in solitudine traccia volti che vivono, occhi che guardano. La filosofia fiorisce sempre al tramonto della civiltà, per cercare nel pensiero, l'armonia perduta nella vita. In questo senso Luigi è filosofo e storico che non ha mai voluto unirsi al coro dei festanti vincitori alla “Bella Ciao”, ma è altrettanto distante dalle retoriche alternative dei “guastafeste” generati in seno a ogni celebrazione.

Certo il grigiore del tempo che viviamo porta con se il rimpianto di una civiltà obbligata a tramontare alla tragica rapidità del genocidio apparentemente più democratico dell'annientamento culturale. Rousseau scrisse che l'abbandono dello stato di natura conduce l'uomo a precipitare nel vizio, e ciò risulta maggiormente vero quando il distacco avviene in modo induttivo e traumatico

Luigi è uno di quelli che non si è adattato: ha studiato e imparato, si è dato da fare. Ha scoperto di essere utile al prossimo e alla terra che lo ospita. E' cresciuto attorno a quell'immagine del navigatore (cara a Gino Donè), paterna e rassicurante come in una fotografia presa dall'album di famiglia, la grande famiglia umana.

 

antonio



Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.com

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

* * *

a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

* * *

a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

* * *

a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

* * *

a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.