L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

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venerdì 27 settembre 2019

Una marea verde di oltre un milione di Giovani per il Futuro invade le piazze italiane, di Piero Bernocchi

E circa 200 mila lavoratori/trici scioperano, per la prima volta in Italia e in Europa, per fermare i cambi climatici e la devastazione ambientale.
E’ stata una giornata davvero memorabile quella di oggi: una marea verde di oltre un milione di studenti, giovani e giovanissimi in lotta per difendere il proprio e l’altrui futuro dalle devastazioni ambientali, ha invaso le piazze e le strade di circa 180 città italiane (come partecipazione al primo posto Roma, seguita da Milano, Napoli, Torino ecc.), con una mobilitazione che ha superato quelle di ogni altra nazione ed ha ricordato i momenti migliori del movimento noglobal dei primi anni Duemila. Ma nella giornata si è verificato un altro evento senza precedenti né in Italia né in Europa: circa duecentomila lavoratori/trici hanno scioperato per la prima volta contro le devastazioni ambientali e i cambi climatici, affiancandosi alla lotta dei Giovani per il Futuro. Particolarmente rilevante la mobilitazione della scuola, indetta dai COBAS e, a seguire, da vari altri sindacati, con una partecipazione inimmaginabile solo fino a pochi mesi fa e di importanza cruciale perché la scuola è l’istituzione-chiave per il gravoso ed epocale compito di informare ed educare  le nuove generazioni sull’insostenibilità degli attuali modelli di sviluppo e di consumo e sulla urgente necessità di modificarli radicalmente. Cambiamenti climatici, enormi quantità di rifiuti, produzione energetica attraverso i combustibili fossili, Grandi opere costose, inutili e dannose, saccheggio dei territori, scriteriate attività estrattive, produzioni dannose ed inquinanti, iperconsumi: in questi mesi, a partire dal successo clamoroso dei Venerdì per il Futuro di Greta, milioni di persone hanno preso coscienza che tutti questi elementi sono interconnessi in un sistema che sta portando l’intera società verso il collasso. Ma tali elementi distruttivi - la cui responsabilità principale è dei poteri “forti” politici ed economici, dei governi e dei grandi conglomerati industriali e finanziari che seguono la logica del profitto capitalistico - coinvolgono direttamente anche centinaia di milioni di cittadini dei paesi più ricchi, che hanno introiettato e praticano sistemi di vita e di consumo disastrosi. La modifica di tali sistemi è il vero tema posto con forza da FFF e da noi raccolto con l'intento di dare un contributo alla costruzione di un grande movimento che coinvolga anche il mondo del lavoro dipendente e che si connetta con gli altri movimenti che confliggono con l’attuale sistema, poiché, tutte le principali contraddizioni presenti nel capitalismo sono tra di loro collegate e devono trovare risposta in un movimento plurale e profondamente democratico. La sete del profitto ad ogni costo, la mercificazione di tutto l’esistente, l’esclusione di intere popolazioni dai processi decisionali - con le conseguenze di guerre, crescente divario tra ricchi e poveri, carestie, malattie endemiche e profonde ingiustizie sociali - sono le forze motrici che stanno distruggendo l’ambiente.
Ma, se siamo convinti che una immane impresa come quella di modificare i sistemi di vita di miliardi di persone non può avvenire con mezzi repressivi, allora l’informazione, l’educazione ambientale, l’istruzione corretta sono le armi fondamentali, oltre alla lotta incessante ai poteri politici ed economici che vogliono conservare lo stato di cose presente, magari sostituendo al “capitalismo nero” (fondato sul petrolio) il rampante e affamato “capitalismo verde”. E dove se non nella scuola dovrebbe avvenire questo profondo e costante lavoro educativo, con docenti, Ata e studenti impegnati insieme in esso? Per quel che ci riguarda, oltre a proseguire il nostro impegno contro le devastazioni ambientali e le Grandi Opere dannose, lavoreremo per consentire alla scuola di svolgere tale lavoro fondamentale, diffondendo ovunque, grazie al CESP (la nostra struttura culturale e formativa), convegni e seminari con docenti, Ata e studenti impegnati ad affrontare i temi della lotta per la difesa dell’ambiente, quali il superamento dei combustibili fossili, l’abbandono della perversa logica delle Grandi opere, la lotta al consumismo che produce montagne di rifiuti e brucia risorse non rinnovabili e fomenta la guerra dei penultimi contro gli ultimi nella scala sociale provocando rabbia, odio e infelicità diffusa nell’impossibilità di stare al passo dei consumi. E senza mai dimenticare che, a nostro avviso, non è possibile una vera salvaguardia ambientale senza giustizia sociale e una profonda trasformazione strutturale che faccia prevalere la difesa dei Beni comuni sulla logica capitalistica del profitto e della mercificazione globale.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS


Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.com

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

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a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

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a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.