L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

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sabato 8 aprile 2023

AUTOCEFALIA ORTODOSSA UCRAINA

di Antonella Marazzi 

 [Voce tratta dall’edizione italiana  - a cura di R. Massari & M. Nobile - dell’abbecedario realizzato collettivamente dalle Brigate editoriali di solidarietà,  Ucraina dalla A alla Z, fresco di stampa e in arrivo in libreria, in vendita al prezzo politico di 7 €.]
    La Chiesa ortodossa autocefala (autonoma) ucraina, fino al 2018 era stata una delle tre maggiori Chiese ortodosse presenti in Ucraina. Era stata fondata per la prima volta nel 1921, poco dopo la ritrovata breve indipendenza successiva alla Rivoluzione del 1917. Dopo le vicissitudini politiche vissute sotto lo stalinismo, la Chiesa autocefala ortodossa ucraina (i cui vertici erano stati eliminati negli anni ’30) si ristabilì nel 1942 (in funzione della mobilitazione contro l’invasione nazista) e poi una terza volta nel 1989, poco prima del crollo dell’Unione Sovietica. 
    Essa è rimasta poi separata dalle altre due Chiese ortodosse esistenti in Ucraina fino al 2018, quando nel Concilio di riunificazione del 15 dicembre, la Chiesa ortodossa autocefala ucraina si è riunificata con la sua rivale Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Kyiv e con alcuni metropoliti del Patriarcato di Mosca. Veniva fondata in tal modo la Chiesa ortodossa dell’Ucraina, cui veniva riconosciuta l’autoacefalia, mentre il metropolita Epifanij (già vescovo del Patriarcato di Kyiv) veniva nominato nuovo metropolita di Kyiv e di tutta l’Ucraina. 
    Questa decisione è stata duramente contestata dalla Chiesa ortodossa russa che ha riconosciuto un’altra Chiesa ortodossa ucraina e quindi ha rotto col Patriarcato di Constantinopoli - il quale nel 2019 aveva riconosciuto le decisioni del Concilio del 2018 - dichiarando il suddetto Concilio illegale e la nuova Chiesa scismatica. Ma non è un caso che i veri inizi di questa crisi religiosa si possano far risalire all’occupazione russa della Crimea nel 2014 e alla sua successiva annessione da parte della Federazione Russa presieduta da Putin. 
    Come si può facilmente arguire, la storia delle Chiese ortodosse russa e ucraina è stata fortemente influenzata dalle vicende politiche della regione e dal costante tentativo da parte del Patriarcato di Mosca di imporre la propria egemonia a quello di Kyiv. Del metropolita moscovita Kirill, putiniano e guerrafondaio, si parla in altra parte dell'abbecedario. Qui va ricordato che l’oligarca ed ex presidente Petro Porošenko (in carica dal 2014 al 2019), filoatlantista e filoeuropeista, è stato uno strenuo difensore dell’autocefalia della nuova Chiesa ortodossa ucraina. 
 
Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.com

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

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a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

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a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.