L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

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sabato 13 maggio 2023

MAFIA RUSSA

di Andrea Furlan

 

[Voce tratta dall’edizione italiana  - a cura di R. Massari & M. Nobile - dell’abbecedario realizzato collettivamente dalle Brigate editoriali di solidarietà,  Ucraina dalla A alla Z, fresco di stampa e in arrivo in libreria, in vendita al prezzo politico di 7 €.] 


Della criminalità organizzata nel territorio russo abbiamo traccia a partire dall’èra dei primi zar: il vorovskoj mir (mondo criminale) consisteva in bande di professionisti che imperversavano nel vasto territorio zarista commettendo vari tipi di reati. Forme di criminalità organizzata sopravvissero anche alla Rivoluzione del 1917 e in seguito esse furono utilizzate dal regime staliniano per fare la guerra ai kulaki. Ma una volta raggiunto lo scopo, Stalin fece relegare nel Gulag intere bande di criminali. A questi, come sappiamo dalle molte memorie, fu affidato anche il compito di mantenere l’ordine nei lager (come a Vorkuta e a Kolyma) e di sorvegliare i detenuti politici.

Durante la Seconda guerra mondiale molti criminali ebbero la possibilità di uscire dai lager per arruolarsi nell’esercito, dove erano ricattabili e potevano fungere anche da informatori della polizia. Si può dire che da quel momento cominciò la collaborazione organica tra la criminalità organizzata e il regime sovietico che proseguirà nell’èra brezneviana, cominciando via via ad assumere anche connotati economici.

Il salto di qualità, tuttavia, sarà compiuto dalla malavita russa con le privatizzazioni iniziate sotto la presidenza di Gorbačëv, col passaggio all’economia di mercato. Sorse una leva di nuovi imprenditori che in gran parte provenivano dai ranghi del Pcus e dal Kgb, ma anche dal mondo della criminalità organizzata. Questa era dotata di risorse finanziarie di dubbia provenienza, ma era detentrice di capitali da investire nelle aziende privatizzate, nella creazione di nuove banche e nella speculazione finanziaria. La serie di crisi politiche e istituzionali successive al 1991 consentì lo sviluppo di reti criminali (anche di clan in concorrenza tra loro) che poterono stringere alleanze e accordi con gli oligarchi dell’economia e i nuovi dirigenti, ex funzionari dei vecchi apparati, bisognosi in forma crescente di protezioni di natura extralegale. 

La mafia russa è strutturata in clan alla maniera della camorra, senza una gerarchia sovraordinata, in modo che ogni clan finisce col decidere per conto proprio. La gerarchia esiste invece all’interno del singolo clan, a partire dal boss (avtoritet o pachan), a seguire con i capitani (brigadier), un consigliere anziano (sovietnik) e il contabile (obščak). Ognuna di queste figure svolge precisi compiti nell’organizzazione, sia in relazione all’attività del clan, sia nei rapporti con le istituzioni politiche (cioè con lo Stato di Putin), sia con gli oligarchi, le cui fortune economiche sono spesso di origine malavitosa.



Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.com

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

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a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

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a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.