L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.

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domenica 10 agosto 2025

81° anniversario dell’Eccidio nazista della Romagna nel comune di San Giuliano Terme

Il dovere della memoria storica, unico antidoto contro gli odierni rigurgiti nazi-fascisti. I lavori ed il podcast realizzati dagli studenti tramite il progetto “Contemporanea..mente”


prof. Andrea Vento

Il contesto storico

Durante la Seconda Guerra mondiale, nel corso dell’estate del 1944, gli alleati dopo la liberazione di Roma del 4 giugno, erano rapidamente avanzati verso nord, tant'è che a fine giugno-inizio luglio avevano già conquistato la parte più meridionale della provincia di Pisa. Tuttavia, nel corso del mese di luglio l’avanzata della V Armata statunitense, operante sul versante tirrenico della penisola, subì un brusco rallentamento per essere poi fermata a sud dell'Arno dalla tenace resistenza tedesca.

 

La drammatica estate del 1944: l’Arno Stellung e il fronte bloccato sull’Arno

libro del prof. Fascetti, Campano edizioni 2024
Il comando dell'esercito nazista in Italia aveva infatti predisposto una linea difensiva fortificata lungo la sponda settentrionale dell'Arno, denominata Arno Stellung (immagine 1), oltre ad aver abbattuto i ponti sullo stesso corso d'acqua, al fine di impedirne il superamento e il proseguimento dell'avanzata verso Nord. Ciò anche in considerazione della ben più imponente linea fortificata, la famosa linea gotica, edificata poco più a nord lungo lo spartiacque appenninico fra Carrara e Rimini.

Mentre i combattimenti fra i due eserciti nell'agosto del 1944 raggiunsero il loro apice di intensità, una formazione partigiana, la Nevilio Casarosa, operava nella zona del Monte Pisano sovrastante Asciano, mentre le azioni antipartigiane e i rastrellamenti tedeschi vessavano la popolazione civile che in parte era stata costretta a sfollare in varie zone dell'omonimo rilievo per sfuggire ai bombardamenti aerei e ai combattimenti. 

L’Arno Stellung nella sezione occidentale del Monte Pisano era presidiata dalla famigerata 16esima SS-PanzerGranadier Division “Reichsfurher-SS”, comandata dal generale Max von Simon e insediata a Nozzano Castello in provincia di Lucca lungo la valle del Serchio, e dalla 65esima Infanterie-Division, anche nota come “Handgranate” (bomba a mano), la cui sede era stata stabilita presso villa Borri ad Asciano.

La valle del Serchio secondo il comando tedesco rivestiva, non a torto, un’importanza strategica fondamentale in quanto costituiva un passaggio naturale che consentiva di aggirare da ponente il Monte Pisano, In considerazione di ciò il suo presidio venne assegnato alla temibile 16esima SS-PanzerGranadier Division, la quale nel mese di luglio distrusse anche un tratto della ferrovia Pisa-Lucca ivi passante per impedire o quantomeno rallentare l’avanzata della V Armata statunitense.

In questo contesto bellico, l'estate del 1944 si rivelò per la popolazione locale particolarmente difficile, non solo per il rischio dei bombardamenti e la carenza di generi di prima necessità, ma soprattutto per le vessazioni a cui vennero sottoposti dai nazisti a seguito dei bandi emessi, il 17 

giugno e il 1 luglio, dal Feldmaresciallo Albert Kesserling, comandante in capo delle forze tedesche in Italia, inerenti l'inasprimento della repressione contro le organizzazioni partigiane e i civili.

Nell'agosto del 1944 per sfuggire a combattimenti e bombardamenti, molte famiglie, soprattutto locali ma anche provenienti dai territori limitrofi, erano sfollate in varie località del Monte Pisano subendo, tuttavia, continue incursioni da parte delle pattuglie tedesche.

Fino a che le forze naziste di occupazione insediate nel lungomonte pisano, il 31 luglio, emisero uno specifico bando che imponeva a tutti gli uomini, compresi gli sfollati, validi compresi fra i 15 e i 50 anni di età di presentarsi nell’arco di due giorni presso i comandi militari tedeschi di zona per l’arruolamento “volontario” nelle compagnie di lavoratori.

 

RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios

a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.

b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.

c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.

d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).

e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.

f) Save all life on the Planet, save humanity.

g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.

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a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.

b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.

c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.

d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.

e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.

f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.

g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.

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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.

b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.

c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.

d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».

e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.

f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.

g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.

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a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.

b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.

c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.

d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".

e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.

f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.

g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.

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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.

b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.

c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.

d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.

e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.

f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.

g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.