Fethullah Gülen |
L’associazione Utopia Rossa lavora e lotta per l’unità dei movimenti rivoluzionari di tutto il mondo in una nuova internazionale: la Quinta. Al suo interno convivono felicemente – con un progetto internazionalista e princìpi di etica politica – persone di provenienza marxista e libertaria, anarcocomunista, situazionista, femminista, trotskista, guevarista, leninista, credente e atea, oltre a liberi pensatori. Non succedeva dai tempi della Prima internazionale.
venerdì 27 dicembre 2013
CORRUZIONE E CRISI POLITICA IN TURCHIA, di Pier Francesco Zarcone
lunedì 23 dicembre 2013
AUGURI AI LETTORI E AGLI OPERATORI DI UTOPIA ROSSA, di don Ferdinando Sudati
Presepe di Villa di Chiavenna |
«Mi sono confrontato con la fede cristiana per 82 anni, e mi trovo in questo momento - con grande sorpresa dei miei critici tradizionalisti, ne sono sicuro - più che mai profondamente dedito al mio Cristo e alla mia fede. Il mio impegno è comunque verso una nuova comprensione sia del Cristo sia del cristianesimo. Sono sempre più attratto da un cristianesimo che non abbia barriere divisorie e che non mi vincoli alle credenze dell’antichità. Un cristianesimo che non possa essere confinato da, o espresso tramite forme liturgiche tradizionali. Non ho alcun desiderio di trovare certezze o di adagiarmi nella sicurezza di una religione. Ho scelto invece di vivere nella gioia sconfinata dell’insicurezza radicale propria della natura della vita umana e, così facendo, di scoprire che sto seguendo il percorso di Cristo. Non ho neppure alcun desiderio di seguire un altro percorso di fede. Ho tuttavia scoperto che se percorro il sentiero di Cristo con sufficiente profondità e perseveranza, mi porterà al di là di tutto ciò che ora conosco del cristianesimo. Non vedo questo in termini negativi, al contrario. Gesù ha camminato oltre i confini della sua religione verso una nuova visione di Dio. Credo che questo sia ciò che ho fatto anch’io, e questo è ciò che voglio celebrare. Dio è la realtà ultima, non il cristianesimo. Tuttavia, l’unico modo che conosco per camminare verso la realtà ultima di Dio è attraverso il cristianesimo. Non sostengo che il cammino cristiano sia l’unico possibile, ma è l’unico che io conosco e quindi l’unico che possa percorrere. Mi proclamo senza equivoci “cristiano”. Definisco la vita umana attraverso la lente dell’esperienza di Cristo, e questo mi soddisfa. Posso onestamente sostenere con profonda convinzione che io sono quel che sono grazie al mio rapporto con qualcuno chiamato Gesù di Nazareth e che è attraverso di lui che ho compreso il significato di ciò che chiamo Dio». (da J.S. Spong, Il quarto Vangelo. Racconti di un mistico ebreo, 2013)
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sabato 21 dicembre 2013
L'ECOMUSEO DELL'AGRO PONTINO, di Antonio Saccoccio
giovedì 19 dicembre 2013
CONSIDERAZIONI CRITICHE SUL DOCUMENTO DI MINORANZA AL XVII CONGRESSO DELLA CGIL, di Andrea Furlan
mercoledì 18 dicembre 2013
"TEMPI NUOVI" e oltre..., di Miguel Martinez
Sei tra le molte persone verso cui mi sento in colpa in questo periodo. Intanto, provo verso di te una colpa di assenza, di silenzio, di mancate risposte, pur nella profonda affinità delle diverse vie che abbiamo percorso nella vita.
E' facile parlare a nome di Dio, della Classe Operaia o della Nazione, ma alla fine, possiamo parlare, ciascuno di noi, solo a nome nostro... e quindi qui vedrai tante volte il pronome, "io", che spero sia più un io di modestia che un io di vanto.
sabato 14 dicembre 2013
FÚTBOL PROFESIONAL: UNA CRÍTICA NECESARIA, por Marcelo Colussi
giovedì 12 dicembre 2013
IL «CAOS CREATIVO» DEGLI USA NEL MONDO ARABO: LA SCHIZOFRENIA È SOLO APPARENTE, di Pier Francesco Zarcone
«Viviamo in un tempo in cui gli eventi che accadono intorno a noi si fanno di giorno in giorno più labili, oscuri e circonfusi da un alone di incomprensibilità. Un tempo in cui, se muniti degli opportuni “mezzi di comunicazione di massa”, si può sostenere ciò che si vuole. Anche le cose apparentemente più inverosimili. Basta solo disporre di un adeguato “volume di fuoco” mediatico e tutto, o quasi, può essere rappresentato nella maniera che più si desidera. (…) Oggi, nello spiegare un evento passato o presente, le argomentazioni generalmente addotte dai media non seguono un filo logico o una ricostruzione fedele di quanto accaduto, ma preferiscono fornire versioni che fanno sempre più leva sull’emotività degli “spettatori”»[1].
venerdì 6 dicembre 2013
OMAGGIO A GIUSEPPE FERRARA
Intervengono tra gli altri:
WORLD POETRY MOVEMENT - Sabato 7 dicembre a Orvieto
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giovedì 5 dicembre 2013
SULLA PROPOSTA DI FRANCA PERONI E MAURIZIO SCARPA*, di Andrea Furlan
giovedì 21 novembre 2013
WORLD POETRY MOVEMENT - Due giornate internazionali di letture poetiche
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mercoledì 20 novembre 2013
VENEZUELA: LA NECESIDAD DE UNA REVOLUCIÓN EN LA REVOLUCIÓN, por Marcelo Colussi
venerdì 8 novembre 2013
RELACIÓN PARA UTOPÍA ROJA SOBRE LA QUINTA INTERNACIONAL (Roma, 31 enero 2010), di Roberto Massari
giovedì 7 novembre 2013
LA GRANDE BELLEZZA (Paolo Sorrentino, 2013), di Pino Bertelli
martedì 5 novembre 2013
VIAGGIO IN RICORDO DI MAURO ROSTAGNO, ammazzato dalla mafia a Lenzi (Trapani) il 26 sett. 1988, di Antonio Marchi
Antonio Marchi |
domenica 3 novembre 2013
GARIBALDI: PATRIOTA INTERNAZIONALISTA, PIONIERE DELL'ECOSOCIALISMO, di Carlo Felici
giovedì 31 ottobre 2013
DESPENALIZACIÓN DE LAS DROGAS: UN CAMINO POSIBLE, por Marcelo Colussi
mercoledì 30 ottobre 2013
LA GUERRA IN SIRIA FRA SCIITI E JIHADISMO SUNNITA, di Pier Francesco Zarcone
«Dai vostri fratelli Cristiani che vogliono assistere e aiutare la Resistenza Libanese e l'Esercito Arabo Siriano che ogni giorno lottano e si sacrificano contro i takfiri stranieri. Vostra Eminenza Sayyed Nasrallah, siamo un gruppo di giovani Cristiani che non resiste più nel vedere i nostri correligionari uccisi e torturati in Siria, i nostri Arcivescovi rapiti e offesi, la nostra Storia e la nostra Cultura messe in pericolo da questi estremisti che non rappresentano nulla se non la loro meschinità e crudeltà nascoste sotto una parodia dell'Islam; gli abusi e le enormità di costoro non causano reazioni da parte dell'Occidente “cristiano” o delle gerarchie religiose delle nostre Chiese. Per questo, Vostra Eminenza, vi chiediamo di permettere che le porte della sua organizzazione si aprano e ci venga permesso di unirci agli Eroi che difendendo la Siria, difendono anche i Siriani cristiani; vorremmo poter formare una nostra unità nelle vostre fila, una unità dedicata ai nomi di Issa e Mariam (Gesù e Maria) che unisca i propri sforzi a quelli dei vostri altri seguaci per conseguire prima la necessaria vittoria sui barbari takfiri. Sarebbe un onore per noi aggiungere i nostri martiri, martiri cristiani, a quelli che già si sono immolati per la libertà di al-Qusayr, dove erano presenti molti nostri fratelli».
sabato 26 ottobre 2013
APPELLO DELL'ANAC PER IL REGISTA GIUSEPPE (BEPPE) FERRARA
giovedì 17 ottobre 2013
PER LO SCIOPERO DI VENERDÌ 18 OTTOBRE volantino del Coordinamento CUB Pirelli Bollate
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mercoledì 16 ottobre 2013
WEAPONS AND DEATH, by Marcelo Colussi
venerdì 11 ottobre 2013
PIETRO TRESSO È SEMPRE «BLASCO», di Roberto Massari
Tresso assieme a "Barbara" e Gabriella Maier |
«Perché? Perché siamo rimasti giovani. E per questo sempre insoddisfatti dell’esistente e desiderosi sempre di qualcosa di meglio. Quelli che non sono rimasti giovani, sono, in realtà, diventati dei cinici. Per essi gli uomini e tutta l’umanità non sono che degli strumenti, dei mezzi che devono servire per i loro fini particolari, anche se questi fini sono mascherati con frasi di ordine generale; per noi gli uomini e l’umanità sono le sole vere realtà esistenti. Naturalmente tutto ciò è molto generico. Bisognerebbe ancora stabilire il legame necessario tra le forze morali che sono in noi e la realtà quotidiana. È qui che sorgono le vere difficoltà. Ma una cosa mi pare certa: è impossibile sopportare in silenzio ciò che urta con i più profondi sentimenti dell’uomo. Non possiamo ammettere come giusti gli atti che sentiamo e sappiamo ingiusti; non possiamo dire che è falso ciò che è vero e che è vero ciò che è falso con il pretesto che ciò serve a questa o quella delle forze presenti. In definitiva, ciò ricadrebbe sull’umanità intera e, dunque, su noi stessi; ciò distruggerebbe la ragione stessa dei nostri sforzi…».
giovedì 10 ottobre 2013
SALUD MENTAL: UNA PREGUNTA ABIERTA, por Marcelo Colussi
El título del presente Simposio es por demás de provocativo: “Salud mental: ¿es posible una intervención en nuestra ciudad?”. La forma en que se formula una pregunta puede deslizarnos ya hacia su respuesta. Eso, en definitiva, fue lo que enseñó Sócrates hace dos milenios y medios en la Grecia clásica: la pregunta contiene ya el germen de la respuesta.
La pregunta que da título a este encuentro puede ser la invitación a abrir una crítica, profunda y constructiva, o puede cerrar la discusión. Esto depende de cómo la tomemos. ¿Es posible intervenir en salud mental? Preguntémoslo al revés. Quienes estamos aquí esta mañana hacemos parte del oficio de los trabajadores de la Salud Mental. Es decir: nuestra práctica cotidiana se relaciona justamente con este campo. Preguntémonos mejor: ¿qué estamos haciendo? ¿Sirve nuestra práctica? ¿A quién y de qué manera sirve? ¿Por qué es necesario y pertinente intervenir en el campo de la Salud Mental en un contexto urbano como el de la ciudad de Guatemala?
Así planteada, la pregunta abre varios cuestionamientos. El primero, y sin dudas más importante, es acerca de qué entendemos por Salud Mental. En segundo lugar, pero no menos trascendente, deberíamos ver qué hacemos en torno a ella, qué hacemos cuando intervenimos. Pero desde ya adelantemos que sí, por supuesto que sí, partimos de la convicción que es posible intervenir en ese campo. Posible, y necesario. ¿Qué otra cosa estamos haciendo si no día a día quienes nos movemos en esto?
mercoledì 2 ottobre 2013
TERRAMATTA (Costanza Quatriglio, 2012), di Pino Bertelli
RED UTOPIA ROJA – Principles / Principios / Princìpi / Principes / Princípios
a) The end does not justify the means, but the means which we use must reflect the essence of the end.
b) Support for the struggle of all peoples against imperialism and/or for their self determination, independently of their political leaderships.
c) For the autonomy and total independence from the political projects of capitalism.
d) The unity of the workers of the world - intellectual and physical workers, without ideological discrimination of any kind (apart from the basics of anti-capitalism, anti-imperialism and of socialism).
e) Fight against political bureaucracies, for direct and councils democracy.
f) Save all life on the Planet, save humanity.
g) For a Red Utopist, cultural work and artistic creation in particular, represent the noblest revolutionary attempt to fight against fear and death. Each creation is an act of love for life, and at the same time a proposal for humanization.
* * *
a) El fin no justifica los medios, y en los medios que empleamos debe estar reflejada la esencia del fin.
b) Apoyo a las luchas de todos los pueblos contra el imperialismo y/o por su autodeterminación, independientemente de sus direcciones políticas.
c) Por la autonomía y la independencia total respecto a los proyectos políticos del capitalismo.
d) Unidad del mundo del trabajo intelectual y físico, sin discriminaciones ideológicas de ningún tipo, fuera de la identidad “anticapitalista, antiimperialista y por el socialismo”.
e) Lucha contra las burocracias políticas, por la democracia directa y consejista.
f) Salvar la vida sobre la Tierra, salvar a la humanidad.
g) Para un Utopista Rojo el trabajo cultural y la creación artística en particular son el más noble intento revolucionario de lucha contra los miedos y la muerte. Toda creación es un acto de amor a la vida, por lo mismo es una propuesta de humanización.
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a) Il fine non giustifica i mezzi, ma nei mezzi che impieghiamo dev’essere riflessa l’essenza del fine.
b) Sostegno alle lotte di tutti i popoli contro l’imperialismo e/o per la loro autodeterminazione, indipendentemente dalle loro direzioni politiche.
c) Per l’autonomia e l’indipendenza totale dai progetti politici del capitalismo.
d) Unità del mondo del lavoro mentale e materiale, senza discriminazioni ideologiche di alcun tipo (a parte le «basi anticapitaliste, antimperialiste e per il socialismo».
e) Lotta contro le burocrazie politiche, per la democrazia diretta e consigliare.
f) Salvare la vita sulla Terra, salvare l’umanità.
g) Per un Utopista Rosso il lavoro culturale e la creazione artistica in particolare rappresentano il più nobile tentativo rivoluzionario per lottare contro le paure e la morte. Ogni creazione è un atto d’amore per la vita, e allo stesso tempo una proposta di umanizzazione.
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a) La fin ne justifie pas les moyens, et dans les moyens que nous utilisons doit apparaître l'essence de la fin projetée.
b) Appui aux luttes de tous les peuples menées contre l'impérialisme et/ou pour leur autodétermination, indépendamment de leurs directions politiques.
c) Pour l'autonomie et la totale indépendance par rapport aux projets politiques du capitalisme.
d) Unité du monde du travail intellectuel et manuel, sans discriminations idéologiques d'aucun type, en dehors de l'identité "anticapitaliste, anti-impérialiste et pour le socialisme".
e) Lutte contre les bureaucraties politiques, et pour la démocratie directe et conseilliste.
f) Sauver la vie sur Terre, sauver l'Humanité.
g) Pour un Utopiste Rouge, le travail culturel, et plus particulièrement la création artistique, représentent la plus noble tentative révolutionnaire pour lutter contre la peur et contre la mort. Toute création est un acte d'amour pour la vie, et en même temps une proposition d'humanisation.
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a) O fim não justifica os médios, e os médios utilizados devem reflectir a essência do fim.
b) Apoio às lutas de todos os povos contra o imperialismo e/ou pela auto-determinação, independentemente das direcções políticas deles.
c) Pela autonomia e a independência respeito total para com os projectos políticos do capitalismo.
d) Unidade do mundo do trabalho intelectual e físico, sem discriminações ideológicas de nenhum tipo, fora da identidade “anti-capitalista, anti-imperialista e pelo socialismo”.
e) Luta contra as burocracias políticas, pela democracia directa e dos conselhos.
f) Salvar a vida na Terra, salvar a humanidade.
g) Para um Utopista Vermelho o trabalho cultural e a criação artística em particular representam os mais nobres tentativos revolucionários por lutar contra os medos e a morte. Cada criação é um ato de amor para com a vida e, no mesmo tempo, uma proposta de humanização.