militante antifascista, comunista, assassinato alle Fosse Ardeatine
Otello Di Peppe D’Alcide (Chieti 1890, ebanista) è mio nonno materno. Mi batto da sempre per il rispetto della sua memoria: e per questo mi costituii parte civile in tutti e tre i gradi del processo contro Priebke (oltre alla comparsa in Corte Costituzionale); per questo da anni chiedo inutilmente ai vari Sindaci di Chieti di dedicargli una strada e finalmente - grazie all’impegno di una sua nipote (mia cugina Silvia Zerenghi) - siamo riusciti ad ottenere che si metta una pietra d’inciampo a Roma, via Silla 6, dove Otello aveva la sua bottega d’ebanista e dove l’arrestò la Gestapo, prima di farlo torturare a via Tasso e rinchiuderlo a Regina Coeli, condannato a tre anni di carcere.
L’appuntamento è alle 15,30 di lunedì 9 gennaio, in via Silla n. 6, accanto alla metro Ottaviano. Saranno presenti la figlia Clara (Roma 1930), nipoti e pronipoti. Chi vive in zone limitrofe (Trionfale, Medaglie d’oro, Milizie, Risorgimento, Mazzini) è invitato a partecipare alla breve cerimonia. Si prega anche di far circolare questo invito.
Roberto Massari
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