(L.B. Pericás-R. Massari)
Roberto,
Queria saber sua opinião sobre o Domenico Losurdo. Aqui no Brasil está surgindo uma «moda» neostalinista entre os jovens, algo muito estranho. E eles estão lendo e exaltando o Losurdo. É uma espécie de novo ídolo deles... Não gosto dos livros dele... E acho que ele defendia vários aspectos do Stálin, o que é algo bastante ruim... Mas há «youtubers» de «esquerda» que divulgam, promovem e elogiam o Losurdo e o Stálin. E vários estudantes universitários estão entrando nessa onda. Gostaria de saber o que você acha do Losurdo e de sua obra. Só por curiosidade mesmo.
Luiz [Bernardo Pericás]
Luiz,
rispondere in forma documentata è impossibile perché Losurdo (morto nel 2018) ha scritto decine e decine di libri su molti temi di filosofia astratta ed è stato molto noto negli ambienti accademici.
Fu hegeliano, heideggeriano e tutte le cose peggiori che io considero incompatibili col marxismo. Se hai letto il capitolo dedicato all’hegelismo di Lenin (nel mio libro su Lenin e l'Antirivoluzione russa che ti mandai in Pdf) dovresti avere abbastanza strumenti teorici per stabilire che Losurdo fu marxista tanto quanto Stalin o Mao: cioè la negazione totale del materialismo storico.
Il fatto è che lui in Italia aveva un seguito politico dentro Rifondazione e poi nel Partito dei comunisti italiani. Per cui quando scrisse il libro su Stalin (2008) tutti i vecchi nostalgici dello stalinismo dissero che il libro ristabiliva la verità su Stalin, senza però riabilitarlo.
False tutte e due le cose:
1) Il libro non ristabiliva alcuna veri sul piano della documentazione storica, non citava nemmeno le grandi ricerche su Stalin che sono state fatte nel Novecento, dimostrando di non aver fatto alcuna seria ricerca personale. In realtà stava utilizzando apertamente (citando e copiando) o implicitamente il peggior libro di rivalutazione di Stalin nel Novecento scritto in fiammingo dal belga Ludo Martens che nella traduzione francese si intitolava Un autre regard sur Staline (1994).
A casa io ho l’edizione italiana di Martens (Zambon 2005) e ricordo che quando lo lessi (15 anni fa) rimasi colpito dall’ignoranza dell’autore: il libro era un continuo processo alle intenzioni di Trotsky, di Bucharin ecc, senza mai fornire le prove storiche. Si vedeva facilmente che Martens non aveva mai fatto i conti con le grandi opere che esistono sulla Rivoluzione russa. È probabile che non le avesse mai lette, perché citava quasi solo fonti di matrice staliniana o giustificazionistica.
Quindi puoi dire che Losurdo non fece alcuna ricerca seria personale, ma si affidò molto al libro di grossolana ignoranza scritto da Martens.
2) Losurdo tentò di riabilitare Stalin. Certo, non alla maniera dello stalinismo storico, quando si diceva che Stalin non avesse alcuna colpa. Ma alla maniera del revisionismo postchrusceviano (Losurdo usò questo concetto anacronistico). Come dire, cioè, che Stalin nonostante gli errori difese e continuò la Rivoluzione russa.
A questo punto però le nostre due strade, caro Luiz, forse si separano, perché io ritengo che l’unica Rivoluzione russa avvenuta storicamente fu quella da febbraio a dicembre del 1917. Il tentativo di proseguirla - la cosiddetta «Terza rivoluzione russa» - fu soffocato nel sangue a Kronštadt nel 1921. La casta burocratica che ha insanguinato la vita del popolo russo e ha fatto lavorare come schiavi milioni di persone (dentro e fuori del Gulag) non ha avuto niente a che vedere col comunismo o col marxismo. È stata un’escrescenza storica, scomparsa com’era giusto che fosse, anche se purtroppo un po’ troppo tardi.
Io credo ancora che da febbraio a dicembre 1917 si sia verificata l’unica vera risoluzione socialista della storia che però, sotto la guida di Lenin, Trotsky e i bolscevichi si trasformò in un’Antirivoluzione, contro i soviet, ma soprattutto contro i Comitati di fabbrica e contro i Socialrivoluzionari che nei soviet avevano la maggioranza.
Spero che tu rifletta su questo concetto al quale ho dedicato un grande lavoro che consente di capire tutto lo sviluppo storico successivo, compresa la vittoria e la permanenza dello stalinismo, l’alleanza con Hitler, la divisone del mondo a Jalta.
Se invece ti metti a rivendicare la natura comunista del bolscevismo, finisci col fare il gioco degli staliniani e di stalinoidi come Losurdo. Perché costoro possono dimostrarti facilmente che ci fu una continuità tra i provvedimenti antisoviettisti e antioperai di Lenin e l’uso che ne fecero gli epigoni.
Se ti sei perso il mio libro sull’Antirivoluzione russa, te lo rimando.
Concludo dicendo che avendo speso tutta la mia vita politica a combattere contro lo stalinismo, sono arrivato da alcuni decenni a considerare gli attuali neostaliniani come persone affette da disturbi mentali. Non vale la pena di polemizzare con loro, così come con i neonazisti. Oggigiorno ci sono ben altri problemi e ben altre ragioni per porre fine al capitalismo, senza ripetere le formulette liturgiche del passato. Pensa solo alla necessità di salvare la Terra dal degrado non solo climatico: un dramma per il quale è difficile stabilire quanta responsabilità abbia il capitalismo, ma nella certezza che proprio il capitalismo non è in grado di salvare la Terra. Anche per questo andrebbe eliminato dalla faccia del pianeta.
Ciao
Roberto [Massari]
Roberto,
de fato, o livro de Ludo Martens é bem ruim. É realmente impressionante essa nova onda neostalinista. O fim da picada. Recentemente, o cantor Caetano Veloso, influenciado por um «youtube» neostalinista, começou a ler e admirar o Losurdo. Isso virou assunto por aqui. Com todos os problemas pelos quais estamos passando, do coronavírus a Bolsonaro, as pessoas perdem o tempo para discutir Caetano e Losurdo. Nas universidades e na internet, grupelhos de trotskistas e neostalinistas debatem acaloradamente. Uma perda de tempo e um sinal de atraso político. E mental. A esquerda brasileira anda muito mal mesmo…
Tenho seu livro sobre a revolução russa. Vou dar uma nova olhada nele. Se você conseguir vir ao Brasil no ano que vem, me avise. Aparentemente o evento sobre Trotsky está confirmado para o segundo semestre de 2021. Estou pensando em participar, quem sabe para falar sobre o Che e Trotsky. Podemos montar uma mesa juntos. É isso. Vai mandando notícias. E obrigado pelas informações!
Luiz
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