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sabato 4 febbraio 2017

«FIVE STARS» PEGGIO DI SCIENTOLOGY, di Piero Bernocchi

Caro Roberto [Massari],

rispondo alla tua richiesta di un giudizio sulle ultime tragicomiche vicende della sindaca Raggi nonché sul suo retroterra generale, rappresentato dal monocratico partito-azienda Casaleggio-Grillo. Con una premessa, forse superflua, ma non si sa mai: le valutazioni che seguono sono di mia esclusiva responsabilità e non coinvolgono l'organizzazione - i Cobas - di cui sono portavoce.
In linea generale, mi pare che si possa dire che gli ultimi sviluppi della tragicommedia Raggi superino i già super-inquietanti precedenti. E di certo mi convincono sempre più che la Casaleggio Associati e il terrificante satrapo Grillo sono peggio di Scientology, che perlomeno non si è mai posta l'obiettivo di fondare un partito negli Usa o altrove, e che tantomeno ha mirato al governo statunitense. Ho l'impressione che settimana dopo settimana Grillo e Casaleggio testino i cittadini italiani con "fake news" [false notizie] che rivaleggiano alla grande con quelle di Trump durante la sua campagna elettorale.
Ad esempio, qui e ora: Romeo fa un'assicurazione sulla vita a nome di quella sciagurata bugiarda seriale, quella record-woman dell'irresponsabilità cialtrona che è la Raggi, e la neo-sindaca lo ricompensa con un incarico da capo della segreteria politica a 120mila euro annui, poi "ridotti" a 95mila. E Casaleggio-Grillo ci spiegano, con la più incredibile faccia di culo, che si è trattato del frutto di "un amore non corrisposto"!! Minchia, e se era "corrisposto" quanto gli dava di stipendio al suo presunto o reale spasimante?
E anche i fratelli Marra e Frongia verremo a sapere tra un po' che sono stati "amori non corrisposti"? E che è la Raggi, una novella Cleopatra o una Mata Hari "de noantri"? È come se la holding Casaleggio volesse testare fino a dove si può arrivare con il lavaggio del cervello a milioni di italiani/e, appunto con il metodo Scientology trasferito in politica. Non a caso Casaleggio senior era immerso in un esoterismo oscuro e inquietante, mixato con un ultraliberismo alla Tea Party e ad una vera e propria passione per la manipolazione delle menti intorno a progetti fantascientifici di più generale manipolazione umana.
La cosa sempre più sbalorditiva (direte voi, dopo Trump di cosa potremmo ancora sbalordirci? eppure…) è la sudditanza schiavizzata dei loro quadri "politici" e dei loro parlamentari, anche se per molti/e di loro si può trattare di semplice paraculaggine opportunistica, visto che, da un giorno all'altro, sono stati (o sperano di esserlo nell'immediato futuro) catapultati, da assoluti incompetenti politici senza arte né parte, a ben retribuiti incarichi nelle istituzioni, in cambio dell'assoluta fedeltà ai due capi-padroni. Sorprende non poco, però, anche il consenso "ovino" e "bovino" che, malgrado ogni giorno i «Five Stars» smentiscano tutte le favole raccontate in questi anni, continuano ad avere da milioni di persone, a prescindere. Insomma, si ha l'impressione che Grillo e Casaleggio junior potrebbero rapinare in pieno giorno e a volto scoperto un supermercato e il consenso non scenderebbe, anzi, magari crescerebbe in premio all'audacia del duo luciferino.
Mi spiace, ma non mi basta più la spiegazione che tutto ciò avvenga solo per reazione alle malefatte degli altri. Perché in brevissimo tempo questi hanno già dimostrato che non solo a malefatte possono dare lezioni - basta dar loro il potere - ma che uniscono tale mascalzonaggine a una cialtroneria, a un'arroganza, a una generalizzata e agghiacciante incompetenza e a un disprezzo della verità, oltre che delle più elementari regole democratiche interne, tali da far supporre che potrebbero superare anche i più infausti precedenti se dovessero arrivare davvero al governo (cosa che fino a ieri avrei ritenuto incredibile, ma certo dopo Trump…).
E non mi smuove più neanche di un centimetro da tali convinzioni il "leitmotiv" fino a ieri dominante anche tra molti militanti delle nostre aree politiche e sindacali, antiliberisti e anti-sistema: e cioè quei "però alla base dei 5 Stelle c'è tanta brava gente" o "comunque sono meglio degli altri". Perché: 1) 'sta gente brava non è ancora stata messa alla prova del potere; 2) nel frattempo si beve tutto quello che hanno combinato nell'ultimo biennio Grillo e Casaleggio (pater et filius, in attesa dello "spirito santo") e non pone alcun problema neanche della più elementare democrazia decisionale; 3) dunque, tenendo conto del punto 2, non ci sarebbe da meravigliarsi se domani, aumentando il potere dei «Five Stars», 'sta brava gente ci dovesse apparire come degli automi in grado di bersi qualsiasi altra cosa. Insomma, sapendo la Casaleggio Associati usare la macchina delle "fake news" meglio di Berlusconi o Renzi, temo che 'sta brava gente potrebbe essere manipolata e usata persino più del militante medio berlusconiano o piddino.
In ogni caso, non si tratta di fare classifiche per decidere chi è peggio tra vecchi e nuovi poteri. Spero però che i restanti anticapitalisti con la testa sul collo, almeno loro, si tengano in futuro distanti da questa gente e soprattutto evitino, come ampiamente invece fatto nel recente passato, di fornir loro ulteriormente sostegni (o addirittura partecipazioni) elettorali. Dato il sacrosanto ripudio della falsa alternativa tra centrosinistra e centrodestra, come ci si è presentata nell'ultimo ventennio, sul piano elettorale - almeno fin quando la sinistra davvero antiliberista e anticapitalista e i movimenti più combattivi non saranno in grado o non vorranno fornire una decente alternativa anche su questo terreno - c'è sempre la nobile e consapevole astensione.
Che perlomeno salva dalla pessima sensazione su se stessi che non può non colpire in questi giorni quei tanti militanti antiliberisti e "antagonisti" che, malgrado non siano né "ovini" né "bovini" ma, anzi, dotati mediamente di considerevole coscienza politica, hanno però contribuito anch'essi/e a portare questa sciagurata - di cui peraltro non sapevano una mazza, come tutti quelli/e che l'hanno votata - al comando di una città, che da sette mesi è ancor più di prima totalmente abbandonata a se stessa nel degrado più avvilente. Al punto che viene solennemente rimpianto persino Marino (Alemanno no, ma solo perché i suoi ex-collaboratori si sono infiltrati in tutti i pertugi dell'amministrazione «Five Stars»).
Il che è la miglior fotografia del disastro a Cinque Stelle!

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