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lunedì 1 aprile 2013

LETTERE A BEPPE GRILLO (2007), di Roberto Massari

In un periodo in cui tende a crescere lo sciacallaggio verso il M5S (cioè l’avvicinamento al Movimento anche da parte di chi ne ha diffamato l’operato fino a tempi recenti), ci sembra utile mettere a disposizione del lettore queste lettere inviate nella seconda metà del 2007, vale a dire in tempi insospettabili, anzi insospettabilissimi... (La Redazione italiana del blog)

 Caro Beppe Grillo, ti scrivo come direttore della casa editrice Massari della quale potresti anche aver sentito parlare.
Ti informo che stiamo per chiudere un libro a sei voci (Marino Badiale, Massimo Bontempelli, Antonella Marazzi, Andrea Furlan, Michele Nobile e il sottoscritto) dal titolo: I Forchettoni rossi, sottotitolo La sottocasta della «sinistra radicale». È dedicato al Prc, il Pdci e i Verdi: è ovviamente politically molto scorretto,
ma è fatto con serietà e un po’ di piglio sociologico.
A noi piacerebbe una tua prefazione. Se la cosa non esiste proprio, lascia perdere e amici come prima. Se invece ci potesse essere una lontanissima possibilità - ma prima bisogna leggere il testo ecc. - allora manda un segno. Magari non si fa la prefazione, ma si avvia un dialogo.
Auguri e complimenti
Roberto Massari

(mail del 15 agosto 2007, senza risposta)

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Caro Beppe Grillo, ti avevo scritto a ferragosto per chiederti una prefazione al libro I Forchettoni rossi. La sottocasta della «sinistra radicale», pubblicato dalla mia casa editrice (Massari editore), con testi di Massimo Bontempelli, Michele Nobile, Marino Badiale, Antonella Marazzi, Andrea Furlan e miei. Non ho ricevuto risposta e quindi ignoro se quel messaggio ti è arrivato o no.
Ora il libro è pubblicato e il 16 ottobre arriverà in libreria. Le prenotazioni sono molto incoraggianti, ma sicuramente ci sarà un silenzio assordante da parte dei media. Vorrei che ci aiutassi a rompere questo silenzio, anche perché la nostra battaglia ha molto in comune con la tua.
Devi però leggere il libro. Ed io, per inviartelo, ho bisogno di un qualche recapito postale.
Spero questo messaggio ti arrivi e che questa volta tu mi risponda.
Un caro saluto
Roberto Massari

(mail del 6 ottobre 2007, senza risposta)

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A Beppe Grillo
c/o Casaleggio Associati
via Xxxxxxxxxx
20100 Milano

Caro Beppe Grillo,
ti invio il libro I Forchettoni rossi (La sottocasta della «sinistra radicale») di cui sono curatore ed editore.
Ad agosto ti scrissi via blog chiedendoti una prefazione e a ottobre ti ho scritto nuovamente per chiederti un indirizzo al quale inviare il libro. Entrambe le richieste non hanno avuto risposta e di entrambe ti accludo copia. Ora sono riuscito finalmente ad avere un indirizzo postale che mi auguro sia valido.
Il libro è ormai nelle librerie, dove il lancio iniziale è stato generalmente buono (con l’eccezione della Lombardia, ma ottimo a Roma) - buono, ovviamente, rispetto ai livelli di prenotazioni di una piccola casa editrice come la mia. Di fatto, siamo già alla seconda edizione.
Ho mandato copia del libro ai direttori di tutti i giornali possibili e immaginabili, ma finora c’è stato solo un paginone (intero e spettacolare) de Il Giornale di Milano, oltre a quello di un giornale locale (Tribuna Novarese). Per il resto tutto tace e credo continuerà a tacere.
Se avrai il tempo di sfogliare il libro, ti accorgerai facilmente che si tratta di un lavoro fuori del coro, di quelli politicamente così «scorretti» che l’unica soluzione adottabile in questi casi è tacere, tacere, tacere. Nel senso che più se ne parla, peggio è per i diretti interessati, per il centrosinistra e per l’intera casta. Anche sotto questo profilo, i giornali della «destra» si comportano come quelli della «sinistra».
Bene. Io avrei finito, perché il resto lo intuisci da solo.
Tu riscuoti una grande attenzione di pubblico, e per giunta di un certo pubblico (quello che potrebbe apprezzare questo libro e deciderne il successo editoriale). Certo, non è un libro di facile divulgazione come La casta, visto che qui oltre a fornire un po’ di dati (anche in forma di tabelle statistiche) si propone un’interpretazione sociologica del fenomeno.
Io non sono in grado di stabilire se il libro può piacerti in tutto o in parte (per niente, non credo. Per inciso, tu e il tuo blog siete citati a p. 20 sulla base di ciò che sapevo prima dell’estate). In tutti e tre i casi, comunque, resta il fatto che potresti aiutarci a rompere il muro di silenzio con cui intendono seppellire il libro. Come farlo, lo sai benissimo tu che sei un comunicatore nato.
Io posso solo dirti che a parte il tam-tam dei lettori (che però funziona in tempi medio-lunghi) ci sei rimasto solo tu che puoi attirare l’attenzione sulla cosa, cambiando in tal modo il destino del libro e, francamente, anche della mia piccola casa editrice.
Se desideri parlarne a voce sono disposto a raggiungerti in qualsiasi città.
Grazie per l’attenzione e auguri per il tuo lavoro
Roberto Massari

(lettera postale del 14 novembre 2007, senza risposta)

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