Per Platone e Aristotele, il bello
è corrispondente al vero. Se quindi applichiamo il concetto aristotelico, la
fotografia è l’arte della bellezza. Perché una fotografia può essere solamente
testimonianza della realtà. Pino è un testimone di una realtà controversa,
negativa. È riuscito però a sfruttare quel surplus d’intelligenza e sensibilità
che è la creatività; ha scovato un lato nascosto della realtà africana. Ha
saputo trovare un altro percorso per testimoniare la condizione vissuta in quei
luoghi. Ha ricercato la bellezza dei bambini, una bellezza eterea.
I bambini sorridono, e questo
sorriso sembra riscattare un intero continente dalla povertà, dalla
disperazione, dalle pestilenze e dalla sete. La fotografia di un sorriso è un
reportage di importanza straordinaria, è lo strumento d’offesa contro
l’indifferenza.
Quando vogliamo indicare la
nostalgia per qualcosa parliamo di “mal d’Africa”. Questo volume ci dovrebbe
far venire un fortissimo senso di nostalgia per quello che non abbiamo fatto.
La comunicazione è quindi
essenziale, perché la nostra cultura è ciò che influisce nella nostra
formazione. La consapevolezza di ciò che esiste nel mondo è definita attraverso
quello che si è potuto vedere e un periodo storico viene identificato con le
immagini che ha partorito.
Chissà cosa diranno in futuro
quando troveranno i nostri giornali. Sfoglieranno il New York Times e
troveranno in prima pagina i morti dell’Iraq, in seconda una donna seminuda con
il profumo di Dior tra le cosce, a pagina 3 il terremoto in Cina, a pagina 4 e
5 una spiaggia dorata con giovani modelle vestite Dolce&Gabbana, poi l’Aids
o la sete in Africa. Non faranno differenza tra la pubblicità e il redazionale.
Si metteranno le mani nei capelli e si chiederanno “ma cosa diavolo stava
succedendo?”.
La fotografia è la memoria storica
dell’umanità: qualcuno troverà il libro di Pino Bertelli*, e sfogliando capirà
forse un po’ meglio ciò che dicevano i giornali. Capirà che qualcuno era
interessato alla ricerca di percorsi alternativi.
*Shalom - Seminatori di pace - Etiopia
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