Il
Burkina Faso è tra i più poveri paesi del mondo e tra i più colpiti dalla
pandemia da HIV/AIDS. Su una popolazione di poco più di 14 milioni di abitanti,
l’UNAIDS stima che quasi 500.000 siano sieropositivi e che la mortalità legata
all’AIDS si attesti oltre i 40.000 decessi/anno. Quasi il 3% delle
gestanti sono HIV positive e, ogni anno, circa 18.000 neonati sono a rischio di
trasmissione dell’HIV. Sulla base di queste stime, in Burkina Faso l’HIV
infetterebbe quindi ogni anno tra i 5.000 ed i 9.000 bambini. Le reali
dimensioni del fenomeno non sono però conosciute: la mancanza di offerta di
cure per i bambini con AIDS disincentiva il ricorso delle loro famiglie alle
strutture sanitarie e i programmi di prevenzione della TMB (trasmissione
madre-bambino) non prevedono progetti di sensibilizzazione per lo screening
dell’HIV durante la gravidanza.
Questa clinica per curare
l’HIV/AIDS è alla periferia di Ouagadogou (capitale del Burkina Faso)... è
gestita dai padri comboniani e accoglie cristiani, musulmani, animisti...
sovente è stata assaltata, depredata e alcuni padri hanno perso la vita... è un
crimine contro l’umanità e va denunciato.
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L’oro dei poveri... cercatori
d’oro (uomini, donne, bambini) che scavano con le mani nella terra circostante
alla grande miniera d’oro scoperta di recente nel deserto di Goron Goron (che
significa Sediamoci e parliamo)...
recintata da una multinazionale nordamericana che la sfrutta... un grammo
d’oro, pesato con un fiammifero, in cambio di un dollaro è il lavoro sovente di
una settimana... è un crimine contro l’umanità e va denunciato.
* * *
La negritudine al tempo della
civiltà dello spettacolo... schiavi che lavorano in una cava di pietre a
Ouagadougou, capitale del Burkina Faso... centinaia di persone (uomini, donne,
bambini) sfruttate, oppresse, delegittimate di ogni dignità dalla mafia nera e
dagli affaristi bianchi, per spaccacre pietre che prima sono scaldate con il
fuoco fatto con copertoni di camion e poi vendute per una miseria agli ras del
luogo che le smistano alle compagnie di bianchi per fare strade, case, caserme
o per l’esportazione in altri paesi). Grandi e piccole organizzazioni
umanitarie conoscono la situazione da decenni e niente è stato fatto per
mettere fine a questo dolore sociale... è un crimine contro l’umanità e va
denunciato.
* * *
Le
mangiatrici di anime... donne anziane alle quali è morto il marito, sono
affette da malattie strane o solo un po’ folli o arrabbiate per la
situazione nella quale versa la loro misera esistenza... nella cultura
locale sono considerate streghe e vengono abbandonate dalla famiglia ai margini
del deserto e lasciate morire d’inedia... un frate napoletano (Vincenzo) le
raccoglie come fiori di campo e con un camion le porta in una sorta di
capannone che ha costruito alla periferia di Ouagadogou... alle quali tocca un
metro circa di spazio per sopravvivere filando il cotone... qui sono accolti
anche uomini impazziti o ritenuti derelitti dalla comunità... è un delitto
contro l’umanità e va denunciato.
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