Massari editore, 2007 |
Domenica 31 luglio, in un ospedale di Pisa, è morto Massimo Bontempelli. È uno dei più gravi lutti della cultura italiana, non solo di quella di «sinistra» - concetto al quale Massimo non riconosceva più da tempo alcun valore storico e oggettivo - ma della cultura storico-politico-filosofica in generale. Non so se in queste ore la stampa di queste false sinistre, che lo hanno sistematicamente ignorato in vita, lo ricorderanno (ipocritamente) almeno al momento dei necrologi; ma so con certezza che Massimo lascia un’impronta nella provincialissima produzione culturale di questo paese-Italia che il tempo non riuscirà a cancellare.
Nato a Pisa il 26 gennaio 1946, ivi si è laureato in filosofia del diritto, è vissuto e ha insegnato storia e filosofia al Liceo classico «G. Galilei». Come insegnante era membro (polemico) dei Cobas della scuola. La sua principale esperienza politica si era compiuta nel gruppo del Manifesto.
Per informazione di chi ci legge, fornisco un elenco sommario dei titoli principali della sua enorme produzione teorica perché se ne abbia almeno un’idea generale e tutti coloro cui è stato negato in vita di conoscere la sua opera, possano avere per un istante la misura del furto di idee che il sistema, la ex sinistra e la società dello spettacolo politicante hanno perpetrato ai loro danni:
Il senso dell’essere nelle culture occidentali (con F. Bentivoglio), 3 vv., 1992/ Storia e coscienza storica, 3 vv., 1993/ Antiche strutture sociali mediterranee, 2 vv., 1994/ Percorsi di verità della dialettica antica (con F. Bentivoglio), 1996/ Nichilismo, Verità, Storia (con C. Preve), 1997/ Gesù. Uomo nella storia. Dio nel pensiero (con C. Preve), 1997/ La conoscenza del bene e del male, 1998/ Tempo e memoria, 1999/ Filosofia e realtà, 2000/ L’agonia della scuola italiana, 2000/ Un nuovo asse culturale per la scuola italiana, 2001/ La disgregazione futura del capitalismo mondializzato, 1998/ Le sinistre nel capitalismo mondializzato, 2001/ Il respiro del Novecento, 2002/ Il Sessantotto. Un anno ancora da capire, 2008/ Civiltà occidentale (con M. Badiale), 2009/ Marx e la decrescita (con M. Badiale), 2010.
Ma di due libri voglio parlare in modo particolare, perché prodotti in collaborazione con chi scrive nel periodo in cui Massimo ha fatto parte della redazione dei Quaderni di Utopia Rossa, collaborando fraternamente con il nucleo di compagni che hanno dato vita a questo progetto e che ora lo ricordano con affetto nel loro blog (www.utopiarossa.blogspot.it), grati del contributo pionieristico da lui dato. Mi riferisco a La sinistra rivelata. Il Buon Elettore di Sinistra nell’epoca del capitalismo assoluto (con Marino Badiale), Quaderni di Utopia Rossa .2, 2007, e al suo saggio «I cattivi maestri», in I Forchettoni rossi. La sottocasta della «sinistra radicale» (a cura del sottoscritto), Quaderni di Utopia Rossa .3, 2007.
Il ricordo della collaborazione realizzata in quegli anni e il felice incontro della sua tradizione di pensiero con l’eterodossia a tutto campo di Utopia Rossa non si può riassumere in poche righe e in un momento di tristezza. Chi vorrà leggere quei libri potrà capire lo stato d’animo antagonistico con cui Bontempelli ha sezionato le false sinistre di governo e di opposizione in Italia e sarà stimolato ad approfondire i fondamenti teorici di quello stato d’animo. Credo che questo sia l’unico vero necrologio che sarebbe piaciuto a Massimo, visto che considerava tutto il resto come sistemica ipocrisia.
Hasta siempre, Massimo.
Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.it