Mi auguro di avere la forza di continuare ad essere ciò che sono
e di dire le mie cose a tutti e con la stessa fermezza ideologica.
Mi auguro di piacere ancora ai miei studenti e così poco ai colleghi,
affatto ai presidi.
Mi auguro di aver voglia di leggere e rileggere i testi introvabili
di Vaneigem, Illich e Stirner, per poi farci i conti dopo esser stato
raso al suolo nelle poche certezze che ho.
Mi auguro la salute per tutti coloro che ho a cuore, momenti di gioia
e risate, attività fisica e amore per la mia compagna insostituibile.
Auguro lunga vita alla mia cagnolina
e tutti coloro che non sono affatto moderati
e che non si rassegnano a una vita da sconfitti e subordinati.
Mi auguro di rimanere profondamente pessimista
ma ironico e autoironico,
così da salvarmi la vita col sorriso sulle labbra .
Mi auguro di aver voglia ancora di scrivere
e scrivervi anche se non sono mai pubblicato,
perchè ho bisogno di dire agli altri ciò che penso,
senza autocensure.
Vi auguro un 2011 con più coraggio,
più radicalità e più indagini profonde.
Alessandro Gigli Jesi (AN)