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venerdì 30 settembre 2022

«HACKEO»: LA CRUDA REALIDAD - ESTADO Y REVOLUCIÓN EN CHILE

por Tito Alvarado

 

Miremos donde miremos en la porfiada realidad de Chile, un país al sur de todo, se ven los deterioros de las ideas. Lo que ayer, apenas unos pocos años, era una causa noble, abrazada por muchos que no vivían mal, hoy es un esperpento, me refiero a la lucha por un orden social justo y a la definición de “ser de izquierda”. Las definiciones de entonces se han vuelto palabras malditas: socialismo, revolución, lucha de clases, burguesía, etc, mencionarlas es estar en otra dimensión. Recuerdo que un condenado, por un descubrimiento que contradecía la creencia de una dañina iglesia, habría murmurado: sin embargo se mueve, esta verdad hay que murmurarla, decirla, cantarla, gritarla: ¡sin embargo se mueve! Las realidades sociales, las ideas, las dudas, las certezas se mueven, lo que ayer era, hoy no es, pero nadie puede decir que mañana no será posible tal o cual propuesta que ahora pueda parecer peregrina.

El idioma ha sido trastocado a conveniencia del poder, las palabras yo no tienen un significado universal. Algunos se autodefinen de izquierda, solo que esta palabra no significa lo que antes significaba ni que decir de otras cuyo valor nunca ha sido universal, como libertad, democracia. Con el florecimiento de este portento llamado internet, se han dado varios fenómenos que por un lado son un tibio avance hacia la libertad en conciencia y por otro lado son barrotes invisibles, pero efectivos, que se le imponen a la gente. Podemos comunicarnos con muchas personas a la vez, solo que esta palabra ya no implica un recorrido de ida y vuelta, se prioriza el mensaje de ida, en este contexto la verdad es cualquier cosa que alguien diga, es decir, ya no está basada en hechos, son palabras, construcciones salidas del imaginario y asumidas por hechos acontecidos en alguna parte o ciertos hechos reales se distorsionan para que tengan un significado que de otra manera no tendrían. Al principio de este desarrollo sufrimos los virus y los “hackeos” con signo de solo dañar, luego ha cambiado a solo robar, ahora se abre un espacio de conciencia, se “hackea” para informar las torcidas argucias del poder, son oasis de verdades, con efecto de bomba, con capacidad de destruir mitos, solo que estos tienen todo el aparato del sistema para seguir sembrando su ponzoña. La verdad se dice, pero se impone la mentira.

venerdì 23 settembre 2022

GIORGIA MELONI E LA FIAMMA MUSSOLINIANA

di Piero Bernocchi


E' mia ferma convinzione che, della lunga serie dei segretari nazionali e dei leader delle formazioni partorite dallo scioglimento del Pci, non se ne salvi nessuno, nella loro frenetica e penosa corsa a destra  e nella dismissione di qualsiasi contenuto di "sinistra", se ne ripercorriamo le direzioni strategiche, il pensiero globale, gli spessori teorici, ideologici e finanche culturali e morali. Ma se ci riferiamo esclusivamente alla tattica, alla più stretta politique politicienne, non mi pare ci possano essere dubbi sul fatto che Enrico Letta li batta tutti in negativo, e di gran lunga, come miglior scattista verso il baratro politico ed elettorale. Giorgia Meloni e l'ultradestra non potevano trovare competitormigliore, per insipienza, goffaggine, capacità di collezionare inciampi a catena e autogol come manco il peggior calciatore italiano di ogni epoca: e di certo la leader dei Fratelli d'Italia (che, parafrasando i gloriosi Blues Brothers, e recuperandone l'acronimo BB, potremmo ri-denominare Black Brothers) dovrà ringraziare in primis proprio Letta e il suo "inner circle" il giorno dopo il prevedibilissimo trionfo suo e della ultradestra che ben rappresenta

Enrico Letta, autolesionisticosponsordi Meloni

Avvicinandosi ad elezioni cruciali per la propria sorte e per il partito che a fatica rappresenta, Letta aveva tre scelte, probabilmente comunque perdenti ma che potevano evitare al PD di incappare in una catastrofica debacle, lasciandosi aperta almeno una prospettiva di rivincita. Il segretario PD poteva fin da subito suonare la fanfara (già riuscita ai suoi predecessori in almeno due occasioni contro il berlusconismo e i governi con la destra post-fascista di Fini) dell'arrivo dei neo-fascisti (o fascistoidi) al potere, stavolta con maggioranze ben più vistose, enfatizzando i conseguenti rischi per la democrazia e la Costituzione: insomma, fin dal primo giorno successivo all’annuncio delle elezioni, avrebbe potuto paventare la fondata possibilità di un regime autoritario e illiberale alle porte. Ma, conseguentemente, Letta avrebbe poi dovuto invocare una sorta di "Comitato di salvezza nazionale",  un neo-Fronte popolare per sbarrare la strada all'ultradestra, passando sopra alle scontate differenze interne di tale fronte. Avrebbe dunque dovuto cercare di mettere insieme tutti, dai Cinque Stelle a Calenda-Renzi fino a Sinistra Italiana, Verdi e +Europa, dando ovviamente ad ogni forza un peso di rappresentanza rapportato alla forza reale certificata dai sondaggi al momento. Il tentativo poteva fallire ma solo per decisione altrui, di coloro che sottraendosi alla cordata anti-regime ne avrebbero ridimensionato le possibilità, assumendosene tutta la responsabilità. Come seconda ipotesi, non riuscita la prima, Letta poteva mettere in piedi, certo più facilmente, un "fronte anti-regime" più ridotto ma pur sempre significativo, "perdonando" Conte per aver fatto cadere il governo e facendo asse con ciò che ancora si chiama M5S (impropriamente, perché oramai è a tutti gli effetti il partito di Conte), portandosi appresso senza difficoltà Sinistra Italiana, Verdi e + Europa: e così potendo puntare realisticamente ad un buon 40% elettorale, che avrebbe rappresentato comunque una onorevole sconfitta "di misura", rendendo comunque difficile ai vincitori la gestione parlamentare. Infine, dopo aver tuonato così tanto contro i Cinque Stelle e Conte, poteva tenere fermo almeno l'asse dell'alleanza realizzata con Calenda-Renzi contando sulla possibilità di "sfondamento"  dei due leader nelle aree di centrodestra, e puntando comunque ad un realistico 35%, pur sempre perdente, ma con numeri tali da impedire il trionfo dilagante dell'ultradestra.

mercoledì 21 settembre 2022

Hitler’s pope, Pius XII, should finally be canceled -opinion

Dear Roberto,

together we brought Deschner's masterpiece Con Dio e con i Fascisti to Italy in 2014 with your publishing house and together we organized a congress in Rome on the subject of the relation between the Vatican and fascism in 2016 without any State or university support, which was very well attended and led to lively discussions which resulted in another book.

You already know that David Kertzer, whom you met personally this year, wrote another masterpiece after his book The Pope and Mussolini (it won the Pulitzer Price in 2015), which is The Pope at War, also published in Italy as Un Papa in Guerra. The response to this book has been huge worldwide, not only in the US, where there are reviews in the Washington Post, the Atlantic and many more, but also in Israel. A review has just appeared in the Jerusalem Post, which I would not want to withhold from you, and which I strongly recommend to be disseminated, including on the Internet.

Kertzer is the best confirmation and addition of Con Dio e con i Fascisti, a book for which Deschner was attacked in the Federal Republic of Germany for decades.

Here is the link to the article:

https://www.jpost.com/opinion/article-717557

Ciao

Peter Gorenflos, Berlin September 2022


Only one pope ever bore actual witness to a genocide and did absolutely nothing about it, and that was Eugenio Pacelli, Pope Pius XII


by Rabbi Shmuley Boteach

 

POPE PIUS XII appears in an undated file photo from the archives of Vatican newspaper ‘Osservatore Romano.’ 

(photo credit: OSSERVATORE ROMANO / REUTERS)

History tells us that there have been good popes and bad popes, moral men who occupied the chair of St. Peter and abominable men who disgraced it.

For every giant like John XXIII or John Paul II, the greatest of modern-day popes, there has been a Rodrigo Borgia, whose name is synonymous with papal murder and corruption, or Pope Leo X, the Medici pope, whose sale of indulgences to finance his extravagant tastes infuriated Martin Luther and helped drive the Protestant Reformation.

venerdì 16 settembre 2022

WITH THE RESISTANCE OF THE UKRAINIAN PEOPLE FOR ITS VICTORY AGAINST THE AGGRESSION

MULTILINGUE: ENGLISH - ESPAÑOL - ITALIANO - FRANÇAIS - POLSKI - BRASILEIRO - УКРАЇНСЬКА - DEUTSCH - ΕΛΛΗΝΙΚΆ - NEDERLANDS - SUOMI - SVENSKA - PORTUGUÊS


Please, help us to circulate it

(contacterre.emme@enjoy.it)

(utopiarossa.blogspot.com)


46 countries or nationalities/ países o nacionalidades/ pays ou nationalités


Signatures up to know

(Argentina) Horacio Tarcus, Beatriz Sarlo, Vera Carnovale, Laura Fernández Cordero, Martín Baña, Alejandro Galliano, Maristella Svampa, Pablo Stefanoni, Pablo Alabarces, Carlos Altamirano, Carlos Penelas, Mariano Schuster, Abel Gilbert, Alejandro Katz, Horacio Ricardo Silva, Karina Jannello, Adrián Gorelik, Hugo Vezzetti, Patricia Collado, Laura Klein, Ernesto Manzanares, Julio Cesar Neffa, María Cecilia Trionfetti, Jorgelina Di Iorio, Carlos A. Suárez, Juan Carlos Giordano, Mónica Schottahuer, Graciela Calderón, Noelia Aguero, Blanca López, Mercedes De Mendietta, Pablo Almeida, Mercedes Trimarchi, Rubén Pollo Sobrero, Angélica Lagunas, Mercedes Petit, Susana Muhlmann, Alberto Bonnet

(Australia) Susan Kippax, Michael Edwards, Michael Karadjis, Federico Fuentes, Tamara Krawchenko, Alex Wodak, Alexander Johnson, Ric Day, Kay Wilhelm

(বাংলাদেশ [Bāṃlādeś (Bangladesh)]) Badrul Alam, Shamsun Nahar Khan Doli, Omoli Kisku, Bangladesh Krishok FederationBangladesh Kishani SabhaBangladesh Adivasi Samiti

(Belgique-Belgien) Jean Vogel, Laurent Vogel, Daniel Tanuro, Thomas Weyts

(Brasil) Maria Elisa Cevasco, Vanessa Oliveira, Fernanda Melchionna, Sâmia Bomfim, Vivi Reis, Luciana Genro, Roberto Robaina, Israel Dutra, Pedro Fuentes, Bruno Magalhães, Nara Machado, Robert Ponge, Rosangela Gaze, Luiz Carlos Fadel de Vasconcellos, René Mendes, Fernanda Giannasi, Élena Mazzeo, Ana Maria Giannasi, Eliezer João de Souza, José Marçal Jackson Filho, Adriano Dias, Babá, Barbará Sinedino, Bruno da Rosa, Bernarda Thailana Ferreira Gomes, Cindy Fucidji Ishida, Diego Vitello, Felipe Melo dos Santos, João Santiago, Joice Siqueira de Souza, Lucas Schlabendorff, Laís Brandão Sathler, Mariza das Mercês dos Santos, Natalia Granato, Pedro Rosa, Rosi Messias, Valdenice Pinheiro Ribeiro, Alessandra Primo, Carlos Abreu Mendez, Daniela Possedon, Maria Tereza Zatti

(Canada) Jeffery R. Webber, Peter McLaren, Richard Fidler, Vida Cuadra, Nissim Mannathukkaren

(Catalunya) Alfons Bech, Jonas Nilson, Cristina Mas, Isarn Pardes, Esther del Alcázar, Margarita Olalla, Cristina Darriba, Marc del Alcázar

(Chile) Patricio Calderón, Manuel Sepulveda Calderón, Haroldo Dilla Alfonso, Jonathan Ríos, Javiera Munita, Permizoo Javier Ayarza, Bastián Guzmán, Claudio Jedlicki

(Colombia) Jairo Ernesto Luna García, Óscar Gallo

(Cuba) Julio César Guanche, Samuel Farber, Alina Barbara López Hernández, Ivette García González, Mario Juan Valdés Navia, Mauricio de Miranda Parrondo

(Cymru[Wales]) Geoff Ryan

(Deutschland) Harald Etzbach, Eva Gelinsky, Lars Steinau, Sascha Schlenzig, Anna Sailer, Francisco Simon

(Ecuador) Marc Saint-Upery

(Éire-IrelandJames Monaghan, John D. Meeham

(Ελλάδα[Greece]) Pantelis Afthinos,  Tassos Anastassiadis, Elea Foster,  Dimitris Hilaris,  Dimitris Karellas, Yannis Konias, Kostas Kousiantas, Moisis Litsis, Zetta Melambianaki, Sonia Mitralia,  Yorgos Mitralias, Louiza Mizan,  Athena Moss,  Giannis Papadimitriou, Spyros Staveris, Manthos Tavoularis,  Sissy Vovou, Riki van Boeschoten, Theodoros Benakis, Theodoros Tsikas

(España) Jaime Pastor Verdú, Francesc Matas, Luis M. Sáenz, Ángel Rebollar López, Carmen San José Pérez, Pablo Francescutti, Jesús Jaen Urueña, Bohdan Krawchenko, Javier Cordón Cordón, Juan Manuel Vera, María Teresa Martínez Alcolea, Manuel Pozuelo, Margarita Díaz Pérez, Lucía Castellanos Marcos, Miguel Ángel Rodríguez Lorite, Francisco Javier Caballero Campos, Miguel Capapey, José Antonio Pérez Tapia, María Menéndez, Enrique del Olmo García

(Euskal Herria) Joxe Iriarte «Bikila», Jesus Uzkudun Illarramendi, Marcelino Fraile, Josu Egireun

(France) Michel Antony, Michael Löwy, Richard Neuville, Dardo Scavino, Jean Puyade, Christian Mahieux, Patrick Silberstein, Robi Morder, Mariana Sanchez, Hélène Roux, Elisa Moros, Catherine Samary, Pierre Pelan, Patrick Le Trehondat, Sylvain Silberstein, Romain Descottes, Francis Sitel, Armand Creus, Jean-Paul Bruckert, Eva Roussel, Irène Paillard, Stefan Bekier, John Barzman, Laurence Boffet, Nara Caldera, Hortensia Ines, Julien Troccaz, Jan Malewski, Vincent Présumey, Julien Salingue, Michel Lanson, Franck Gaudichaud, Didier Epsztajn, Patrick Farbiaz, Denis Paillard, Josette Trat, Richard Walter, Claude Deleville, Georges Sarda, Geneviève Dreyfus-Armand, Marc Daniel Lévy, Ludivine Bantigny, Bruno Groppo, Vincent Bruand, Alexis Cukier, Olivier Besancenot, Frank Mintz, Bruno Della Sudda, Yohann Douhet, Christian Varin, Christian Gourdet, Hugues Joscaud, Donato Pascale, Bea Whitaker, Florence Marin, Jacky Assoun, Bernard Fischer, Eva Blumenfeld, Pierre Rousset, Jean Malifaud, Antoine Malamoud, Catherine Hollard, Daniel Guerrier, Michel Picquart

(India) Jairus Banaji, Rohini Hensman, Kavita Krishnan, Ammu Abraham, Aditya Nigam, Sujeet Bhatt,Tanika Sarkar, Achin Vanaik, T.M. Krishna, Angshuman Choudhury, Nityanand Jayaraman, Navsharan Kaur, Vani Subramanian, Shuddhabrata Sengupta, Suraj Gogoi, Anwar Sadat, J. Devika, Nivedita Menon, Sonia Jabbar, Pamela Philippose, K. Kalpana, Shubha Chacko, Shubhra Nagalia, Anita Dube, Parnal Chirmuley, Rituraj Kalita, Sindhuja Shankaran, Arundhati Ghosh, Radhika Krishnan, Prerna Gautam, T.G. Ajay, Gargi Sen, Vishwa Deepak, Om Prasad, Sajjad Kargili, Anand Kundaji, P. Rohini Rajasekaran, Sumit Sarkar, Abhijit Pathak, Ashima Roy Chowdhury, Ajit Patil, Aashita Dawer, Soumya Datta, Chayanika Shah

(Italia) Antonella Marazzi, Roberto Massari, Michele Nobile, Riccardo Bellofiore, Oreste Scalzone, Laris Massari, Giorgio Amico, Andrea Furlan, Giovanna Vertova, Liben Massari, Dario Giansanti, Cinzia Nachira, Anna Della Ragione, Walter Baldo C., Andrea Coveri, Marco Noris, Brunello Mantelli, Gustavo Rinaldi, Debora Trevisi, Daria Lucca, Alessandro Stiglitz, Francesco Brusa, Luigi Ficarra, Rossana Fatighenti, Piero Maestri, Domenico De Stradis, Adriana Scalella, Mauro Giovannini, Gabriella Spigarelli

(Luxembourg) Murray Smith 

(México) Rafael Mondragón, Manuel Aguilar Mora, Ismael Contreras, Jaime González, Alvaro Vázquez, José Juan Grijalva, Luis Martínez Andrade, Ivett Montalván, Gabriel Roel, Joel Ortega Juárez, Alberto Hijar, Jorge Meléndez, Alejandro Gálvez Cancino, Teresa Juárez Bustos, Linda Ávila, José Atenco, Raymundo Hernández, Alberto Escalante, Guadalupe Aguilar Madrid, Cuauhtémoc Arturo Juárez Pérez, Jesús Alberto Valdés, María Guadalupe Hernández Bravo, María Isabel Cons, Ana Laura Hernández Vázquez, Adán Valencia Córdova, Enrique Alfredo Duarte Rodríguez, María Rosario Quiroz Esquer, Mary Cruz Juárez Ramírez, Ramón Espinoza, Armando Chaguaceda, Carlos Ezequiel Hernández, Marco Aurelio Palma Apodaca, José Martínez Cruz, Jesús Alberto Valdés, Virginia Barajas Jacinto, Alexis Jovan Aguilera Guillén, Ana María López Rodríguez, Marco Antonio Fonseca, Rafael Álfaro Velasco, María de los Ángeles Márquez

(Nederland) Jan Lust

(Norge) Anders Ekeland, Karsten V. Johansen, Per Lorentzen

(Österreich) Christian Zeller

(PakistanFarooq Tariq, Haqooq Khalq Party Pakistan

(Panama) Ligia Arreaga

(Perú) Hugo Blanco, José-Carlos Mariátegui Ezeta

(Polska) Zbigniew M. Kowalewski, Katarzyna Bielińska, Stefan Zgliczyński, Michał Siermiński, Szymon Martys, Paweł Szelegieniec, Artur Maroń, Jacek Drozda, Paweł Michał Bartolik, Michał Kozłowski, Ewa Majewska, Lech Nijakowski, Piotr Szumlewicz, Zofia Malisz, Łukasz Ostrowski, Rudolf Dettlaff, Sebastian Słowiński, Elżbieta Siermińska, Andrzej Leder, Benedykt O'Connor, Zuzanna Antonowicz, Karolina Kulpa, Łukasz Stylec, Włodzimierz Lengauer, Maciej Kurpiewski, Magdalena Środa, Adam Bicz, Miron Zblewski, Anna Tracz, Agnieszka Lasota, Jan Niemiec, Karolina Lewanowicz, Michał Jakubowski, Anna Sołtysiak, Aleksandra Kiełtyka, Robert Dettlaff, Adrianna Michno, Michał Sokolski, Joanna Wójcik, Aleksander Żerelik, Eliza Mazan, Rafał Majka

(Portugal) Gil García, Renata Cambra, João Pascoal

(Puerto Rico)Carlos Pabón Ortega, Nylca Muñoz

(Québec) Marc Bonhomme

(Россuя[Rossija]) Ilya Budraitskis, Alexander Bikbov

(საქართველო [Sakartvelo(Georgia)]) Maia Barkaia

(Scotland) Iain Gault, ecosocialist.scot, Mike Picken, Allan Armstrong

(ශ්රී ලංකාஇலங்கை [Śrī Laṅkā, Ilaṅkai]) Dharmasiri Lankapeli

(Suisse-Schweiz-Svizzera) Stefanie Prezioso, Jean Batou, Jean-Michel Dolivo, Hadrien Buclin, Pino Sergi, Janick Schaufelbuehl, Pierre Vanek, Adrian Zimmermann, Joseph Daher, Angelica Lepori, Gabriella Lima, Alexis Michoud, Matteo Pronzini, Dan Gallin, Karl Grünberg, Gitanjali Chaturvedi, Alain Gonthier, Jacqueline Heinen, Sébastien Guex

(Suomi) Nina Veikkolainen, Marcello Ganassini

(SverigeUkraina-Solidaritet Sverige, John Andersson, Anders Svensson, Benny Åsman, Bodil Carlsson, Carl T. Ek, Jan Czajkowski, Jan Hägglöf, Kenneth Lewis, Martin Fahlgren, Mats Törngren, Sarah Philipson, Ulf Albihn

(‏تونس)‎ [Tunis]) Santiago Alba Rico

(Türkiye) Oktay Çelik, Görkem Duru, Atakan Çiftçi, Muhittin Karkın, Sedat Durel

(Україна[Ukraïna]) Hanna Perekhoda, Vladislav Starodubtsev, Taras Bilous, Denys Gorbach, Daria Saburova, Andrij Zdorov, Oleksandr Kravchuk, Serhii Ishchenko

(United Kingdom) Alessandra Mezzadri, Gilbert Achcar, Max Civino, Michael Tucker, Christopher Ford, Paul Crofts, Roland Rance, Simon Pirani, Marko Bojcun, Corinna Lotz, Robbie Griffiths, Paul Feldman, Simon Pearson, Ian Parker, Karol Florek, Sacha Ismail, John Game, Pablo Mukherjee, Aditya Sarkar, Fred Leplat, Andria Efthimiou-Mordaunt

(United States) Scott Carter, Linda Allegro, Dan La Botz, Sherry Baron, Nancy Holmstrom, Stephen R. Shalom, Tom Harrison, John Reimann, Sandra McGee Deutsch, Jason Schulman, Alex Chis, Claudette Bégin, Peter Hudis, Suzi Weissman, Robert Brenner, Charles Post, Sam Friedman, Eric Poulos, Ashley Smith, Phil Gasper, Andrew Pollack, Marion Munk, Glenn Allen, Mel Bienenfeld, Aaron Amaral, Jack M. Bloom, Kit Lyons, Gary Holloway, David McCullough, Franklin Dmitryev, David Finkel, Howie Hawkins, William Keach, Avery Wear, Roberta Batorsky, Wendy Thompson, Joel Geier, Carmelo Mesa-Lago, Brian Douglas Blassingame, Joel Jordan, Sohini Sarkar, Bruce Trigg, David Turpin, Enzo Traverso, David Perlman

(Uruguay) Gerardo Garay, Gerardo Caetano, Fernando Errandonea, Ana Campo

(Venezuela) Stalin Pérez Borges,Orlando Chirino, José Bodas, Miguel Ángel Hernández

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As in the days of the Vietnamese people's liberation struggle, we have always been on the side of the oppressed and aggressed peoples, whether by the United States (and its NATO allies) or by the USSR (and its Warsaw Pact allies).
We are aware that, crossing the various oceans and continents, the struggle for national and social liberation of peoples is unique and global.
We have never accepted, and we will never accept, that any power, or any military bloc, can prevent a people from deciding its own future, in opposition to the right of peoples to their national self-determination.
For these reasons, we stand with the Resistance of the Ukrainian people against the aggression of Russian imperialism and its attempt to rebuild the Tsarist and then Soviet Empire.
As with other national liberation struggles, our solidarity with the people of Ukraine is unconditional and independent of any judgment on their political leadership, because it is solely up to Ukraine and Ukrainians to decide the future of their country.
It is also incumbent upon the people of Ukraine to decide to continue the war for national independence and to specify the terms of peace with the aggressor.
The effective Ukrainian Resistance in the face of the invasion of the Russian superpower undoubtedly demonstrates the strength of the moral factor, and the direction that the will of the people is going, refuting the almost racist theories that make Ukrainians a mere toy in the hands of NATO. In this sense we can on the contrary say that the Ukrainian people have already won morally and politically. The military victory, which we obviously support, will be more difficult to achieve.

martedì 13 settembre 2022

PLEBISCITO DE SALIDA EN CHILE: UN DESASTRE ANUNCIADO

por Tito Alvarado

Pasó la batalla, ahora muchos seremos generales sin tropa. En un pasado artículo dije algunas verdades amargas, pocos se atrevieron a publicarlo. El resumen es que Chile era y es un desastre, nadie se entiende, nadie hace esfuerzos por la unidad bajo una bandera que sea de todos, cuando digo todos me refiero a la gente de a pie, los de las elites no necesitan nada que ya no tengan. Graficaba esta afirmación con que en el país había y hay tres grandes problemas, sin emprender la solución de estos no hay proyecto político que en verdad tenga valor:
1. es en manos de quienes están los recursos del país, me refiero a la minería y otros. Mientras estos sigan estando en manos privadas y extranjeras, el país no contará con los recursos para ninguna propuesta seria;
2. el agua, Chile se está convirtiendo en un desierto, los ríos llevan menos de la mitad de su caudal, llueve menos, para peor, algunas empresas tienen derechos sobre los ríos, más de cien comunas viven con agua prestada y de parte de los gobiernos pasados y presente no hay una política de largo aliento para solucionar este problema, todo esto implica la pérdida de humedad y un cambio en la vegetación ¿el destino de Santiago, será el de Ciudad del Cabo, con cero agua?;
3. los políticos profesionales, cada uno enfrascado en su ego y en los intereses de su clase, mientras el pobrerío queda a merced de sus propias capacidades, que siempre son infinitamente inferiores. La forma de hacer política: sembrar el miedo, el desprecio, decir una cosa y hacer otra, posponer la solución de los problemas, estar alejados del sentir de la gente y de las soluciones, etc. Los políticos se plantean como la solución, cuando en realidad son parte del problema.
Ahora el desastre es que nos quedamos sin opciones, esto vale para antes y para después del plebiscito. En otras palabras las dos posibilidades: apruebo o rechazo eran y son un desastre. No se requiere ser docto en nada para darse cuenta que los políticos viven en su nube, sin poner los pies en tierra o dicho de otra manera, los de abajo estamos desamparados, pero seguimos siendo un buen negocio para los aspirantes a algo y para los causantes de la pobreza. Solo veamos cómo se usan los recursos del estado para enriquecer, aun más, a los dueños del capital.

lunedì 12 settembre 2022

giovedì 8 settembre 2022

Leonard Peltier: delegazione di nativi/e dagli USA in Europa per la sua liberazione

di Andrea De Lotto


Dal primo al 5 ottobre 2022 una delegazione dell’International Leonard Peltier Defense Committee sarà in Italia nell’ambito di una serie di incontri europei, che avrà il suo culmine a Ginevra in un incontro all’Onu.

Si stanno già organizzando gli incontri pubblici che in quei cinque giorni la delegazione terrà in varie città italiane, a partire da Milano. Le persone, i gruppi, le comunità, le associazioni, i movimenti, le organizzazioni sindacali e politiche, le realtà ecclesiali, le istituzioni, i mezzi d’informazione che abbiano interesse ad incontrare la delegazione possono mettersi in contatto con il Comitato milanese di solidarietà con Leonard Peltier, inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica bigoni.gastone@gmail.com. Alla stessa mail si possono chiedere gli estremi per inviare un contributo alle spese. La delegazione sarà composta da Jean Roach, Lona Knight e Carol Gokee.

Com’è noto, Leonard Peltier, che compirà 78 anni il prossimo 12 settembre, è un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani, di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da quasi 47 anni prigioniero innocente.

Per la liberazione di Leonard Peltier, attraverso la concessione della grazia presidenziale da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America, si sono impegnate personalità come Nelson Mandela, Michail Gorbaciov, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, papa Francesco e il Dalai Lama, e con loro milioni di persone di tutto il mondo, oltre a un gran numero di associazioni umanitarie come Amnesty International, Human Rights World e a molte istituzioni democratiche tra cui il Parlamento Europeo ed i sindaci di varie città italiane.


https://www.pressenza.com/it/2022/09/leonard-peltier-delegazione-di-native-dagli-usa-in-europa-per-la-sua-liberazione-di-leonard-peltier/


Link al video-messaggio di Jean Roach:




Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.com

venerdì 2 settembre 2022

CHE GUEVARA AND CONTINENTAL REVOLUTION

por Jan Lust

 

It is a well-known fact that Ernesto “Che” Guevara wanted to contribute to the generalization of revolutionary processes all over the world, especially in countries considered to pertain to what is called the Third World. His participation in guerrilla fighting in the Congo (currently named the Democratic Republic of Congo) and Bolivia demonstrates his intentions. In this paper we discuss the contribution of the Cuban Revolution, and especially of Ernesto Guevara, to guerrilla struggle in South America. It was exactly the example of the first socialist revolution in the Americas and the ideas of Guevara regarding the development of the possibilities and positive effects of revolutionary armed struggle that stimulated the emergence of guerrilla organizations in South America.

The ideas of Guevara on the necessity of continental revolutionary processes were developed in the context of the answer of North American imperialism to the Cuban Revolution and the possibilities of survival for a socialist development path of the revolutionary process initiated by the Cuban Movimiento 26 de Julio, led by Fidel Castro. Guevara’s participation and planned participation in guerrilla struggle outside Cuba departed from the consideration that for local socialist revolutions to survive, such as the Cuban Revolution, the multiplication of revolutionary processes throughout Latin America or the creation of “many Vietnams” was essential.

This article is organized in seven sections. In section one we describe the effects of the Cuban Revolution on the Latin American Left. This section includes parts of Guevara’s ideas on the positive contribution of guerrilla struggle on revolutionary processes. Section two delves briefly into the answer of the United States to the Cuban Revolution. In the third section we present the ideas of Ernesto Guevara on the internationalization of revolutionary processes. Section four describes Guevara’s involvement in guerrilla preparations and in section five we examine Che’s continental guerrilla strategy. In section six we discuss the role of Bolivia, Peru and, supposedly, Argentina, in a supposed continental revolutionary guerrilla process. Section seven presents our conclusions.

 

1. The Cuban Revolution and the Latin American Left

 

The Cuban Revolution has contributed significantly to the formation and development of various guerrilla organizations in Latin America. However, it was not the cause of the rise of revolutionary movements in the 1960s.