Cyril Lionel Robert James (1901–1989) |
Caro Roberto [Massari] e cari compagni di Utopia Rossa,
colgo l’occasione per dare atto a quanto ci siamo detti qualche giorno fa. Da anni seguo Utopia Rossa e in particolare la vostra attività (a cui un pochino ho anche collaborato). Oggi credo sia venuto il momento di formalizzare questa collaborazione. Perché? E soprattutto, perché adesso? Perché mai come in questo momento è necessaria una radicale reinterpretazione dell’esperienza complessiva (teorica e politica) di quello che un tempo chiamavamo «movimento operaio». Un confronto con il passato, ma anche un tentativo di analisi del presente, di cosa sia oggi «la classe», come si rappresenti, come si autorganizzi in un vuoto di studi e di interessi (altro che Potere al Popolo!) che pare negarne l’esistenza stessa, relegandola in una zona grigia fra ceto medio impoverito e marginalità.
Ci vogliono coraggio, cuore e testa, e Utopia Rossa in questi anni ha dimostrato di possederli. C’è bisogno di comunità di studi e di esperienze di vita. Quella comunità che affascinò tanto il giovane Marx da trasformargli per sempre l’esistenza. Ricordi il passo dei Manoscritti sulle riunioni degli ouvriers comunisti francesi? Questo clima fraterno lo vedo in Utopia Rossa e l’ho ritrovato nelle giornate di Cosio d’Arroscia.
Come sai, sto lavorando ad una ricerca su C.L.R. James, che, quasi unico fra i marxisti rivoluzionari del Novecento, mise al centro del suo lavoro la capacità dei lavoratori (dagli schiavi delle piantagioni di Haiti ai colletti blu di Detroit) di elaborare forme di coscienza e pratiche di lotte dal forte contenuto libertario. Mi piacerebbe che questa mia ricerca diventasse parte del patrimonio comune di Utopia Rossa, che contro venti e maree, ostinatamente, continua a ricordare come l’emancipazione dei lavoratori non potrà che essere il prodotto dell’attività dei lavoratori stessi. Un robusto percorso libertario, senza «-ismi» ideologici e personalismi gruppettari, che sarei onorato e felice di fare insieme con te e gli altri compagni del comitato redazionale.
Un abbraccio fraterno,
Giorgio Amico
(28 marzo 2018)
Giorgio Amico (Imperia, 1949) vive a Savona, dove amministra il blog Vento Largo. Le sue opere in volume sono:
Operai e comunisti. La Resistenza a Savona (1943-1945) (2004)
Il rinnegato Korsch. Storia di un’eresia comunista (2004)
Un comunista senza rivoluzione. Arrigo Cervetto (con Yurii Colombo, 2005)
Le illusioni d’Itaca (2005)
Wifredo Lam. Il grande surrealista cubano (2006)
I fuochi di San Giovanni. Aspetti di una festa millenaria (2016)
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