Sabato 25 marzo, presso la sua abitazione a S. Maria delle Mole (Castelli Romani), il nostro compagno Carlo Baldelli è stato colpito da un attacco di cuore. A nulla sono serviti i soccorsi e il trasporto all'ospedale di Albano.
La vita di Carlo (detto «Carlone» per amici e compagni a causa della sua imponente mole) è sempre stata caratterizzata da un attività politica intensa: militante dei movimenti degli anni '70, attivo nella campagna contro il nucleare, membro del partito di Democrazia proletaria agli inizi degli anni '80. Terminata l'esperienza di DP, per qualche tempo Carlo si allontanò dalla politica attiva, deluso dalla fine ingloriosa di quell'organizzazione. Ma poi aderì a Rifondazione comunista.
E fu insieme a lui che nel 2007 - come circolo «Rosa Luxemburg» di S. Maria delle Mole - uscimmo da Rifondazione, rifiutando di accettare il voto di quel partito a favore del rifinanziamento delle missioni militari all'estero. Le aveva decise il governo Prodi ma le votò anche Rifondazione.
Per Carlo fu quella l'occasione di una scelta netta a favore della rivoluzione e per questo accettò con entusiasmo la nostra proposta di aderire a Utopia Rossa. E con Utopia Rossa, partecipando attivamente alle sue iniziative anche in altre parti d'Italia, proseguirà l'impegno politico fino alla sua prematura morte.
Sul piano locale e nel quadro delle attività di UR, Carlo seguiva attivamente e assiduamente la vertenza contro l'inquinamento dell'aeroporto di Ciampino, facendo parte dell'assemblea «No Fly». Si impegnò anche nella vertenza contro la speculazione edilizia della zona del «Divino Amore», nel Comune di Marino, dando vita, insieme ai compagni del Centro sociale IPO di Marino, all'assemblea «Stop Cemento».
Carlo si è spento all'età di 65 anni, ancora nel pieno delle sue forze. Con lui perdiamo un compagno instancabile, un uomo generoso e altruista, una persona semplice e pacata, riflessiva e allo stesso tempo determinata a portare avanti con decisione le proprie idee.
Un operaio a tutto tondo, un elettricista che non amava essere comandato dai padroni e che per questo aveva deciso di svolgere il proprio lavoro autonomamente, volendo restare padrone solo di se stesso. La sua formazione comunista non era priva, infatti, di elementi anarchici.
Lo ricordiamo come un uomo onesto, gentile, incorruttibile, infaticabile e sempre pronto a soccorrere chi ne avesse bisogno. Ci stringiamo al dolore della sua famiglia, alla moglie Sandra e a suo figlio Matteo.
Le esequie si svolgeranno, in forma rigorosamente laica, al circolo di Utopia Rossa «Rosa Luxemburg» sito in via S. Paolo Apostolo 19 (S. Maria delle Mole) alle ore 10.30 di martedì 28 marzo.
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