Ciao a tutti,
ecco il fronte del volantino che alcuni lavoratori della Pirelli di Bollate
hanno diffuso davanti ai cancelli di Settimo Torinese. Come vedete non ci
fermiamo alle parole. Qualche delegato sindacale confederale della nostra
fabbrica ci continua a dire che se ci muoviamo solo noi della Pirelli di Bollate
possiamo fare poco, non siamo in molti nel nostro stabilimento, non possiamo
incidere. Cosa fanno però per allargare il fronte, per cercare di unirsi ad
altri. Niente.
Abbiamo avuto anche delle informazioni su Settimo che sono comunque da
verificare. Il contratto di solidarietà è gia stato fatto a Settimo Torinese nel
passaggio dal vecchio al nuovo stabilimento. Quindi non è niente di nuovo nel
mondo Pirelli. Stanno cercando ancora di liberarsi di qualche dipendente
offrendo un incentivo. Quindi non ci sono grosse possibilità di collocazione di
lavoratori di Bollate in quello stabilimento in prospettiva. Tra non molto
aumenteranno in modo abbastanza consistente la produzione anche con una nuova
confezionatrice.
Fabrizio
LAVORATORI PIRELLI UNITEVI !!!!
Siamo lavoratori e lavoratrici dello
stabilimento Pirelli di Bollate, dove abbiamo costituito un comitato di
lavoratori che cerca di impedire la perdita di diritti, di salario e del posto
di lavoro. E’ da più di un anno che siamo in campo. Siamo riusciti ad eleggere
un delegato Rsu con la Allca-Cub. Ormai siamo tutti iscritti a
questo sindacato che ci appoggia nella
nostra attività quotidiana e che ci vede intervenire sia all’interno dello
stabilimento, ma anche fuori. In questo anno la nostra attività ci ha visto protagonisti
in diversi fronti.
Chiaramente ci occupiamo dei bisogni quotidiani che possono
avere i nostri colleghi, consulenze di vario tipo che possono riguardare la
busta paga, ma non solo. Per quanto riguarda la busta paga abbiamo anche
organizzato un corso per permettere ai lavoratori di saper leggere questo
documento che spesso sembra indecifrabile. Sulla sicurezza ci siamo impegnati
direttamente a valutare e a stendere documenti particolareggiati dove abbiamo rilevato le possibili “mancanze
aziendali” e rischiose per il lavoratore. Abbiamo fatto questo per i diversi
reparti. Non ci siamo occupati solo di questo. Consapevoli del fatto che alcune
volte per difendere i nostri diritti bisogna costruire lotte e mobilitazioni,
siamo stati i maggiori protagonisti, con l’appoggio del nostro sindacato, della
lotta che c’è stata a dicembre dello scorso anno, principalmente per impedire che il nostro
stabilimento muoia giorno dopo giorno, come un malato terminale. Il tutto è
partito dalla comunicazione da parte aziendale di una cassa integrazione lunga
che significava anche una perdita economica di una certa consistenza e che si
andava ad aggiungere alle perdite avute con le casse da inizio anno 2012. La lotta, oltre ad ottenere un’integrazione
economica alla tredicesima, ci ha dato la possibilità di aprire un confronto
con l’azienda relativamente a possibili investimenti sul nostro sito che ci
desse garanzie per il futuro. Purtroppo quella lotta si è temporaneamente fermata.
Un po’ per stanchezza, un po’ per rassegnazione, ma molto per l’opera di
pompieraggio di Cgil-Cisl-Uil , il clima in fabbrica si è tranquillizzato e
siamo arrivati ad oggi in cui l’azienda comunica 90 licenziamenti poi, per
ora, tramutati in contratti di solidarietà.
Ci siamo anche attrezzati per
solidarizzare attivamente prima di tutto con le lavoratrici della mensa, non
dipendenti Pirelli, che hanno rischiato di perdere il posto di lavoro e che, durante
i periodi in cui siamo stati in cassa
integrazione queste lavoratrici non avevano accesso alla Cassa. Con il nostro
appoggio sono riusciti a bloccare i licenziamenti annunciati e ora anche loro
hanno l’integrazione da parte dell’inps quando stanno a casa. Ormai anche
queste lavoratrici fanno parte del nostro gruppo e ci aiutiamo vicendevolmente.
Succede anche di intervenire fuori dal nostro stabilimento, quando lavoratori
di altri stabilimenti ci chiedono aiuto e noi possiamo appoggiarli attivamente,
partecipando per esempio a presidi, dando il nostro contributo attivo nella
costruzione della mobilitazione.
Riteniamo che la nostra esperienza
maturata in questo anno si debba diffondere il più possibile.
Una esperienza dove i
lavoratori invece di delegare siano protagonisti
e decidano loro cosa portare avanti. Certo bisogna dedicare tempo a questa
attività, ma quando c’è un gruppo dove ognuno, in base anche alle proprie competenze,
contribuisce all’intervento da fare, tutto è più facile e i risultati prima o
poi arrivano. Non siamo più abituati a questo. In questi anni abbiamo delegato
tutto ai funzionari di Cgil-Cisl-Uil con tutto quello che ne è conseguito nelle
perdite dei diritti, del salario, dei posti di lavoro.
Quindi comitati nelle aziende e poi cercare di coordinare
questi comitati per costruire quella forza che ci potrà permettere di cambiare
la situazione a nostro vantaggio. Ci aspetta molto lavoro, ma è l’unica
possibilità per incidere. Sarebbe auspicabile incominciare a coordinare i
lavoratori dei diversi siti del gruppo Pirelli.
La situazione a Settimo Torinese pare migliore rispetto
Milano ma , l’esperienza ci insegna che solo unendo i lavoratori su obbiettivi
comuni si possono ottenere risultati.
Milano 22 luglio
2013
LAVORATORI CUB
PIRELLI
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