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giovedì 28 novembre 2019

Smascherato il cartello degli untori omeofobi

di Alberto Magnetti

Poiché in questi giorni è in corso una nuova sistematica campagna diffamatoria contro la medicina omeopatica - Corriere della Sera in prima fila - e con lei contro tutte le terapie naturali e non convenzionali (cioè non fondate prioritariamente sull’utilizzo di farmacologie chimiche) chiedo al blog di Utopia rossa di ospitare questo articolo del medico omeopata torinese Alberto Magnetti. Esso mi è stato segnalato dal medico omeopata Giorgio Albani di Orvieto, di cui nel passato abbiamo pubblicato su questo stesso blog alcune schede relative alla tematica della psicopatologia politica che consiglierei di andare a rileggere di tanto in tanto.
Oltre ai lavori indicati nell’articolo, segnalo un libro recente - Omeofobia. Analisi dei documenti che affermano che l’omeopatia è solo un placebo, del medico omeopata Ciro D’Arpa (Nuova Ipsa editore, Palermo 2019). Libero ognuno di pensare ciò che vuole sull’omeopatia e le terapie naturali, e soprattutto libero ognuno di curarsi come meglio crede, considero un dovere civile, ancor prima che politico, contrastare in ogni modo possibile questa nuova campagna oscurantista, svolta non solo nell’interesse delle principali aziende farmaceutiche (come è ormai antica e consolidata tradizione), ma addirittura nell’interesse di alcune ben precise consorterie non-mediche, delle quali nell’articolo vengono forniti nomi e cognomi dei principali usufruttuari.
Grazie per la pubblicazione e grazie a chi vorrà diffondere ulteriormente questo testo a difesa della professionalità e della libertà medica.
(r.m) 


Untóre s. m. [dal lat. unctor -oris, der. di ungĕre «ungere», part. pass. unctus]. – Chi unge, ungitore. In partic. si chiamarono untori coloro che nella peste di Milano del 1630 furono sospettati di diffondere il contagio ungendo persone e cose (per es., le porte delle case, le panche delle chiese) con unguenti malefici; contro di essi si scatenò spesso l’ira popolare, e si dette anche corso a persecuzioni giudiziarie. 
Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi sul meccanismo che regge tutto l’apparato bellico mediatico contro la medicina omeopatica l’imprenditore Nicola Bedin con la sua nuova campagna NO OMEOPATIA li ha completamente spazzati via.
Il suo nuovo sito, sfoggiando le frasi di vari soggetti affetti da grave omeofobia, tutti rigorosamente incompetenti del settore, ma celando qualsiasi vero riferimento scientifico a sostegno delle sue tesi (peraltro inesistenti in quanto basate su lavori scientifici ormai ampiamenti invalidati) sollecita gli ospedali italiani pubblici e privati a prendere una posizione drastica contro la medicina omeopatica mettendola al bando.
L’obiettivo di Bedin e degli altri untori a lui collegati, sembra essere appestare l’Italia con una malattia che, nonostante la sua scarsa infettività, potrebbe diffondersi nei tessuti sociali culturalmente più indifesi: l’OMEOFOBIA.
Dietro ad un’altra simile presa di posizione contro la medicina omeopatica, il cittadino incuriosito si aspetterebbe una persona di peso, di valore nel campo della scienza medica, un clinico o un ricercatore che, dopo aver dimostrato sul campo, sperimentandola, con dati alla mano, che la medicina omeopatica è una truffa, decide di tutelare il cittadino e la società da questo rischio.
Ma chi è invece in realtà Nicola Bedin? E’ un giovanotto di 42enne di Montebelluna laureato in Economia Aziendale proprietario di Cliniche e coinvolto nel 2015 in uno scandalo di malasanità per 23 milioni di rimborsi gonfiati verso la pubblica amministrazione per cui è poi stato assolto. Bedin è anche ex datore di lavoro di Burioni, in quanto era Amministratore Delegato del San Raffaele. La famiglia Rotelli, molto amica ovviamente di Bedin al punto da nominarlo amministratore del San Raffaele, di quell’Ospedale è proprietaria, assieme a molti altri, ed è anche proprietaria del 3.57% delle azioni di RCS, gruppo che controlla il Corriere della Sera, giornale che ha caldamente sostenuto e publicizzato la sua campagna diffamatoria.
Cosa c’entra, direte voi, un economista con la medicina omeopatica?
Scrive Pietro Ratto su BoscoCeduo.it Bedin è alla guida del gruppo Lifenet Healthcare, a cui ha dato vita nel 2018, che si sta via via comprando cliniche e ambulatori del Centro Nord. Naturalmente parliamo del solito imprenditore con mentalità bancaria, che si è fatto le ossa per tre anni a MedioBanca per poi finire, nel 2004, a dirigere il Gruppo ospedaliero San Donato (colosso che vanta quasi 5 milioni di pazienti l’anno, ma che evidentemente ha tutta l’intenzione di incrementare il suo portafoglio clienti), di proprietà della famiglia Rotelli (che lo gestisce tramite la Papiniano SpA), e che è il principale operatore italiano del settore privato. Ricavi annui pari a 1,6 miliardi di euro, mica noccioline. Di questo Gruppo San Donato, di cui è appena diventato presidente un riciclatissimo Angelino Alfano, esiste perfino un commuovente video, su YouTube, che si intitola “La nostra storia”. E che, con la solita voce profonda e piena di passione, racconta tutto tranne che la sua storia. Se siete forti di cuore, eccolo quihttps://www.youtube.com/watch?v=Vj3DI_fYLeYAltrimentinessun problema: affidatevi alle amorevoli cure della Lifenet Healthcare di Bedin. Che, oltre che amministratore non esecutivo di #Italgas, è stato anche amministratore delegato del San Raffaele fino al settembre 2017 e dell’Università Vita-Salute San Raffaele, oltre che membro del Consiglio del Gruppo Sanità di Assolombarda e dell’Advisory Board Life Science di Assolombarda. Assolombarda, sì. Quella presieduta da Gianfelice Rocca, ottavo uomo più ricco d’Italia, a capo dell’omonima fondazione che, con #Treelle, come più volte ho avuto occasione di spiegare condiziona pesantemente la #scuola pubblica, da almeno quindici anni. Quel Gianfelice Rocca re dell’acciaio e presidente di Techint che, non a caso, è anche proprietario del secondo colosso ospedaliero privato italiano, subito dopo quello dell’amico Bedin: Humanitas, il brand ospedaliero super santificato dall’incessante promozione dei media. A questa nuova iniziativa #NoOmeopatia (con tanto di appostio sito nella cui home vengono opportunamente citate denigratorie considerazioni degli immancabili Rita Levi Montalcini e Piero Angela), partecipano sia Gruppo San Donato sia Humanitas, naturalmente. Uniti nel commosso messaggio dello stesso Bedin. Che lo ricorda a tutti: “I malati vanno tutelati”. E c’è da credergli senz’altro, dato che lui ci campa.”
Voi mi direte: cosa perde Bedin se la medicina omeopatica viene liberamente utilizzata dal cittadino italiano?
Se i lavori cost-effectiveness dimostrano che la medicina omeopatica è efficace come la medicina convenzionale ma fa risparmiare alla comunità il 50% dei costi di farmaci, diagnostica, ricoveri e di tutto ciò che ruota intorno al mondo della malattia, direte voi, Bedin è un soggetto immerso fino al collo nei conflitti di interesse. Campa meglio se ci ammaliamo. I fatturati delle sue cliniche aumentano se i cittadini hanno bisogno delle sue cure. In un mondo di sani sarebbe costretto, con la sua laurea della Bocconi, a pulire i cristalli delle automobili ai semafori se volesse vivere delle sue cliniche.
Verosimilmente la mia analisi di qualche tempo fa sulla natura economica e non scientifica della cordata contro l’omeopatia si dimostra esatta. La conferma già mi era arrivata da Medbunker, dove il blogger omeofobo Salvo Di Grazia, leggendo il mio articolo, ebbe un travaso di bile mediatica e consumò la sua tastiera nell’insultarmi in tutti i modi sentendosi smascherato.
Nel frattempo è uscita, nell’indifferenza mediatica generale, l’ultimo rapporto Eurispes 2019 dove viene fotografata la situazione dell’Omeopatia a livello nazionale ed internazionale. Ci fa notare la dott.ssa Roberta Russo (CEO Wanda) che, tra le medicine non convenzionali, questa risulta essere la cura alternativa più diffusa. Quando si decide di non affidarsi alla medicina allopatica, dice il rapporto, ci si orienta soprattutto all’omeopatia, nel 76,1% dei casi, in seguito, alla fitoterapia (58,7%), all’osteopatia (44,8%), all’agopuntura (29,6%) e, infine, alla chiropratica (20,4%). Un pediatra su tre usa anche l’omeopatia. Secondo un’indagine del 2016 della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), su 1.252, il 70,6% (885) non utilizza l’omeopatia nella pratica quotidiana, mentre 367 (29,4%) la prescrive. Circa il 90% di questi associa farmaci omeopatici ed allopatici. Oggi, i rimedi omeopatici sono classificati dalla vigente normativa, sia comunitaria sia nazionale, come farmaci. 
Inoltre, ci ricorda il dott. Francesco Marino, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha prodotto di recente un documento proprio sulle Medicine Tradizionali e Complementari(https://www.who.int/traditional-complementary-integrative-medicine/WhoGlobalReportOnTraditionalAndComplementaryMedicine2019.pdf?ua=1) di cui l’Omeopatia è parte integrante: infatti nel documento viene citata 113 volte. Particolarmente interessante ed incoraggiante è la prefazione del Direttore Generale OMS, secondo cui “le MC sono una risorsa preziosa ed indispensabile per i SSN di ogni Paese”
 Con questo panorama di crescita e riconoscimento ufficiale, la guerra contro la medicina omeopatica si profila sempre più nettamente come un confronto tra due mondi. Da una parte i cittadini che non vogliono più essere trattati come stupidi polli d’allevamento a cui si tenta di dar da bere qualsiasi idea farlocca inventata ad arte, dall’altra chi specula sulla salute pur di aumentare i dividendi delle proprie aziende senza alcuna etica o morale. La posizione sempre meno democratica e sempre più aggressiva di questa campagna che tenta di far passare il pensiero unico in medicina per permettere a pochi di arricchirsi sulla pelle dei più è ormai chiara. Direi che chi osa ancora parlare di complottismo, dopo questo passo del sig. Bedin, è in chiara cattiva fede.
Dieci milioni di persone pensanti e dotate di senso critico che si curano con la medicina omeopatica in Italia, insieme a migliaia di medici saranno lo scoglio contro cui questi untori si infrangeranno.
La dott.ssa Maria Grazia Minoia ci ricorda le parole di Arthur Schopenhauer:
Tutte le verità passano attraverso tre stadi.
primo: vengono ridicolizzate
secondo: vengono violentemente contestate
terzo: vengono accettate dandole come evidenti.

da Appuntamento con l'omeopatia www.omeoblog.it, 285/11/2019

Nella diffusione e/o ripubblicazione di questo articolo si prega di citare la fonte: www.utopiarossa.blogspot.com

giovedì 21 novembre 2019

SALUTI PER IL 30° ANNIVERSARIO DI MASSARI EDITORE

(1989-2019)

Bolsena, Avalon
(21 novembre 2019)

Inviati da Giorgio Albani (Orvieto), Claudo Albertani (Ciudad de México), Tito Alvarado(Chile/Québec), Michel Antony (France), don Franco Barbero(Pinerolo), Piero Bernocchi (Roma), Hugo Blanca (Perú), Jose Mari Esparza (Euzkadi), Peter Gorenflos (Berlin), Julia & Alexei Gusev (Moskva), Vladimír Klofáč (Praha), Zbigniew Kowalewski (Warszawa), Neeraj Kumar (Patna, India),David Kunzle (Los Angeles), Michael Löwy (Paris), Antonella Marazzi (Bolsena), Luiz Bernardo Pericás (São Paulo), Riccardo Petrella (Bruxelles), fra Luigi Recchia (Roma), Roberto Savio (Roma), don Ferdinando Sudati (Lodi), Horacio Tarcus (Buenos Aires),Marcelo Valli (Lausanne), Oleg Vernik (Kiev), Esteban Volkov (Coyoacán), Kiuder Yero Torres (Cuba), Pier Francesco Zarcone (Lisboa)
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Antonella Marazzi (Bolsena)

Trent’anni... un bel traguardo. Mi guardo indietro e mi ricordo... mi ricordo l’entusiasmo, la grinta, la volontà indefettibile di Roberto che supera le difficoltà. E mi ricordo il mio timore di fare un salto nel buio, che lui non potesse farcela, che non fosse all’altezza dell’impresa. E invece, grazie alla sua tenacia, Roberto ce l’ha fatta a creare dal niente e con pochissimi soldi una casa editrice che da trent’anni dice la sua su tanti temi, in libertà, con coerenza e coraggio.
 Nessuno più di me, che ho vissuto la magnifica avventura sin dall’inizio, può testimoniare il successo dell’impresa davvero titanica che si è retta, soprattutto in questi ultimi anni, quasi solo sulla sua grandissima capacità di lavoro, creatività e fantasia. Sulla sua caparbietà di vecchio sessantottino.
 Vogliamo l’impossibile, si diceva allora. E lui l’ha ottenuto. Io ho dato una mano e sono contenta di averlo fatto e di continuare a farlo perché come si dice «verba volant, scripta manent». E tutto ciò che questa casa editrice ha pubblicato è degno di rimanere a disposizione nostra e di coloro che verrannno, i quali potranno, anche sulla base dei contenuti liberi e libertari veicolati dai nostri libri, provare a salvare questo nostro povero pianeta dal disastro e, con esso, il futuro dell’umanità. 

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Esteban Volkov (Instituto del Derecho de Asilo-Casa Museo León Trotsky)
Camarada Roberto Massari:
¡Le mando un caluroso y fraternal saludo! y le hago llegar toda mi admiración y reconocimiento por su excelente e invaluable labor realizada para la publicación de las obras de León Trotsky en idioma italiano.
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Horacio Tarcus (CeDInCI, Buenos Aires)

Ediciones Maspero de París ha desaparecido. Editorial Fontamara de Barcelona ha desaparecido. Feltrinelli ha reorientado su línea editorial y ya no publica la cultura de izquierdas. Mientras que  Massari Editore se sostiene desde hace 30 años, incluso navegando a contracorriente. Y la nave va...
Alzo mi copa y pido otra porción de muzzarella para celebrar desde una pizzería de Buenos Aires este feliz aniversario.
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Hugo Blanco (Perú)

Kay killa, iskay chunka oqhniyoq p’unchaypi, Roberto Massariq qelqawasin, hunt’anqa kimsa chunka watata. Chay rayku, kusisqa huñukuyninta napaykuni kay kharu llaqtamanta pacha.
[Este mes, el día 21, la casa de los escritos (editorial) de Roberto Massari, ha de cumplir 30 años. Desde este lejano pueblo saludo la alegre reunión por ese motivo,
Un fuerte abrazo]
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Jose Mari Esparza Zabalegi (Editorial Txalaparta, Euzkadi)

Argitaletxe iraultzaile batek hogeitamar urte betetzen duenean, esperantza bat bizirik dagoela adierazi nahi du. Editore zaharrago dago, baina ehundaka seme-alabak ditu bere katalogoan. Eskarrikasko Roberto!
[Cuando una editorial revolucionaria cumple 30 años quiere decir que la esperanza sigue viva. El editor está algo más viejo, pero tiene cientos de hijos e hijas en su catálogo. Gracias Roberto!]
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Michael Löwy (Paris)

Toutes mes felicitations a Roberto Massari et aux Éditions RM pour leur 30 anniversaire et pour les centaines de livres pleins de graines de révolte, de résistance et d’utopie publiés au cours de ces années. RM a réussi un exercice difficile mais indispensable: nager à contre-courant et penser à rebrousse-poil des idées dominantes.
Pour paraphraser notre auteur préfèré: Hasta la victoria, siempre!
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fra Luigi Recchia (Provinciale dei Francescani di Lazio e Abruzzo)

Carissimo Roberto, per me la tua amicizia, nata quasi per caso, è stata ed è ancora proprio una bella sorpresa!
Il nostro incontro è stato mediato dalla tua casa editrice, dai libri che hai pubblicato; io, che sempre mai ho smesso di cercare ciò che ci trascende e che ancora oggi chiamo Dio; tu con la ricchezza della tua umanità e nello sforzo di rendere fruibili, ai più, libri che l’Editoria ufficiale si preoccupa di non rendere pubblici per timore della verità.
Grazie Roberto per questo piccolo importante segno di libertà e di umanità che sempre più diventa raro nel mondo di oggi e che certamente per il futuro dovrà essere custodito e rafforzato. Abbiamo bisogno come il pane di chi cerca la verità e si preoccupa di diffonderla come può con i suoi mezzi e con la sua tenacia.
Tu sei tutto questo ed io ti ringrazio perché so che continuerai nonostante le grandissime difficoltà a cui è sottoposto il tuo sforzo e la ricchezza della tua piccola importante casa editrice.
Ti saluto con stima e grande affetto, in amicizia
tuo fra Luigi, povero francescano dallo spirito libero...
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Piero Bernocch(Roma)

Caro Roberto, oltre ad essere il mio editore preferito (con te ho pubblicato 8 dei miei 14 libri), sei anche l’autore del maggior miracolo editoriale italiano (europeo?) di cui io sia a conoscenza. Come tu abbia fatto - tenendo conto dell’ostracismo della grande distribuzione, delle difficoltà della diffusione online e con gli irrisori fondi economici a tua disposizione - non solo a reggere 30 anni, ma a pubblicare così tanti libri di valore, è per me un mistero, oltre che fonte di ammirazione. Visto che nè l’entusiamo nè l’energia dopo 30 anni di fatiche mi pare ti manchino, penso che puoi riproporti di arrivare, per lo meno, al mezzo secolo di vita per la tua casa editrice. Che, date le condizioni economiche in cui sei costretto ad agire, potrebbe costituire un record mondiale. Un abbraccio e tantissimi auguri.
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don Ferdinando Sudati (Corno Giovine, Lodi)

Caro Roberto, brindo anch’io, sebbene solo virtualmente presente, al 30° di Massari editore. La tua costanza e il tuo amore per la cultura, hanno fatto crescere da un piccolo  una bella e frondosa pianta nel campo dell’editoria. Inizialmente circoscritta, come penso avvenga per chiunque inizi, a un determinato settore o a uno specifico obiettivo, si è molto ampliata, sino a comprendere anche il campo religioso-teologico nel suo aspetto più serio e avanzato.
Guardando retrospettivamente, penso di poter dire di aver dato il mio piccolo contributo all’apprezzamento dei temi teologici, a rimetterli in lizza o in gioco, sino a costituire indirettamente un invito a diventare... un po’ (o molto!) teologo. Prova ne sia la tua ultima opera su Gesù e i suoi fratelli, frutto di seria e appassionata ricerca.
Ovviamente, il merito va solo alla tua enorme erudizione in diversi settori culturali e alla tua capacità di sintesi degli argomenti, oltre che alla tua conoscenza di base della tradizione cristiana.
Se ho dato qualche spunto o input - il condizionale qui è sempre d’obbligo - in questi 12 anni di collaborazione, è molto ciò che ho ricevuto da te come editore e, in particolare, come editore-amico. Questo non ha impedito di esprimere  con franchezza, libertà e reciprocità, critiche e divergenze. Ti sono grato, soprattutto, per avere anche accettato con giusto e nobile atteggiamento mie scelte verso altri editori. Cosa non scontata.
A te, familiari e amici, felicitazioni, allora, e ad multos libros!
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Kiuder Yero Torres (Festival de poetas, Holguín, Cuba)

Querido Roberto,
me alegra tener noticias de tu editorial y de sus éxitos. Te envío uno de mis poemas para que puedas leerlo el jueves 21 de noviembre en la cena social que tienes prevista.
Un abrazo sincero

ANATOMÍA DE UN HOMBRE QUE SIEMBRA FLORES
Un detalle abrasa rasgaduras en rancios libros
            belleza y perfección
como palabras escritas en la arena
sin odio para juzgar pobrezas.
La intuición con su instrumento
            avizora el puño del tiempo.
El color de una veste fundida en mi piel
urdida de luces y afinidades.
Si el veneno nos silba
            nos alimenta a través de las plazas
suministrémonos una dosis de eternidad
surcando todos los abismos
rutas de escape       ríos de olvido.
El mejor testimonio se nos hace un amanecer
un eclipse de sueño y desventura.
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Julia & Alexei Gusev (Moskva)

Поздравляем издательство «Massari Editore» с тридцатилетним юбилеем! Вы вносите важный вклад в распространение знаний и идей социальной справедливости и свободы. Желаем издательству дальнейшей плодотворной работы, а нашему другу Роберто Массари – крепчайшего здоровья и успехов!                        Юлия и Алексей Гусевы (Москва)
[Congratulations to «Massari Editore» on its thirtieth anniversary! You are making an important contribution to the dissemination of knowledge and ideas of social justice and freedom. We wish the publishing house further fruitful work and our friend Roberto Massari strongest health and successes!
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Neeraj Kumar (Patna, India)

Dear Roberto, “In a world of uncertainties, your publishing house would be an essential guide to living life for generations to come. I have no doubt it will cross 500 publications by its golden jubilee.
May the world be a good and fair place to live.
Warmly,
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Zbigniew Marcin Kowalewski (Warszawa)

Drogi Robercie, składam Ci gorące życzenia z okazji trzydziestej rocznicy Twojego wydawnictwa, którego wytwory bardzo cenię już od prawie dwudziestu lat tu w Warszawie. Kilkakrotnie miałem okazję podziwiać Twoją wspaniałą i owocną pracę wydawcy odwiedzając Cię w Bolsenie. Jest to ważny wkład w produkcję i dyfuzję myśli i kultury lewicowej. Życzę Ci smacznej i wesołej kolacji oraz proszę Cię o przekazanie moich braterskich pozdrowień wszystkim, którzy uczestniczą w niej razem z Tobą. 
[Querido Roberto, te felicito calurosamente por el trigésimo aniversario de tu editora cuyos productos aprecio mucho aquí en Varsovia desde hace ya casi veinte años. Varias veces tuve oportunidad de admirar tu magnífico y fructífero trabajo de editor visitándote en Bolsena. Es una valiosa contribución a la producción y difusión del pensamiento y cultura de izquierda. Te deseo una cena sabrosa y alegre y te pido que trasmitas mi saludo fraternal a todos los que la comparten a tu lado. Zbigniew]
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Giorgio Albani (medico omeopata, Orvieto)

Auguri sinceri per questo importante traguardo raggiunto. Ho sempre apprezzato la particolarità delle scelte editoriali e la preziosità delle opere; ma soprattutto il coraggio e l’entusiasmo con cui viene condotta questa vera e propria missione non conformista in un mondo sempre più vocato al conformismo.
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David Kunzle (Los Angeles)

Dear Roberto: 30 years of books and almost as many Che conferences: this quadrilingual (cinquelingual?) phenomenon, flying over the world on wings of what time is now, generous and volatile. You have been a faithful friend to me personally and to my best endeavors.
I miss you on this occasion, which will be as gastronomic as the Che Guevara dinners, and from your relative physical absence from my life over the recent years …
Tanti abbracci, David.
ENJOY IT!
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Michel Antony (Magny-Vernois, France)

Ciao mio amico e compagno Roberto.
Un très grand bravo pour les 30 ans de ta maison d’édition. Ta production est d’une grande et riche variété, allant de l’humour surréaliste et sensuel aux écrits théoriques et militants les plus denses, en passant par des romans historiques et de splendides éditions imagées.
Cette variété n’empêche pas une vraie unité, centrée autour de la liberté et de l’émancipation globale des êtres humains, résolument contre tous les dogmes.
Elle témoigne de tes multiples facettes, de ta belle évolution et de ton combat toujours lucide pour un monde unissant les courants les plus forts (ceux du marxisme, de la pensée libertaire, de la cause féministe et écologique, de l’anticolonialisme, etc. et surtout de ton cher guévarisme que tu aimerais comme moi sentir plus libertaire). Au plaisir de te lire et de te revoir et de découvrir de nouvelles pépites dans ta production.
De loin, je serai avec vous le jeudi 21 novembre et je déboucherai une bonne bouteille de ce Jura fouriériste et viticole que tu aimes tant, à votre santé. Je finirai par un coup de Miccia lunga, cette grappa savoureuse de ta préparation. Comme ma Bolsena tant aimée, tu me manques, vous me manquez à très vite.
Salute! et Salud, comme aimaient le dire les anarchistes espagnols
Amitié de Michel con molti baci de Patricia
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Luiz Bernardo Pericás (São Paulo)

Caro Roberto, parabéns pelos 30 anos da Massari Editore, que desde sua fundação contribui de maneira significativa com os grandes debates da atualidade, ao publicar autores clássicos do pensamento político, como Marx, Trotsky, Luxemburg, Guérin e Serge; trabalhos sobre Kollontai, Kropotkin e Zetkin; e textos de contemporâneos, como Löwy e o próprio Massari, que escreveu sobre temas candentes, como a teoria da autogestão, o Pci, a questão do terrorismo e a revolução russa (entre outros), assim como editou os excelentes Quaderni della Fondazione Ernesto Che Guevara, uma referência fundamental para todos os estudiosos e pesquisadores da vida e obra do "guerrilheiro heroico".  Longa vida à Editora Massari!   
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Oleg Vernik  (Kiev)

Дорогой Роберто.
Украинские революционеры сердечно поздравляют тебя и твое издательство с 30-й годовщиной. Желаем вам и дальше публиковать важные для дела мировой революции материалы. Передаю революционный пролетарский привет всем нашим товарищам в Италии. Украина с вами!!!
Олег Верник. Председатель Всеукраинского профсоюза “Защита труда”
[Dear Roberto. Ukrainian revolutionaries cordially congratulate you and your publishing house on the 30th anniversary. We wish you to continue to publish materials important for the cause of the world revolution. I convey my revolutionary proletarian greetings to all our comrades in Italy. Ukraine is with you !!!]
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Roberto Savio (OtherNews, Roma)

Un proverbio africano dice che quando un uomo muore, brucia una biblioteca. Roberto Massari è riuscito a sfuggire al destino dei comiuni mortali perché la biblioteca l’ha pubblicata e in buona parte scritta. Ma poi, ciò che conta, è che la sua biblioteca l’ha impostata con grande coerenza e visione. L’anno della fondazione, il 1989, era l’epoca in cui cadeva il mondo dei Blocchi e della Guerra fredda. Non solo di quel processo non abbiamo visto i benefìci nei mancati dividendi della pace, ma abbiamo assistito a un ventennnio di cupidigia, sino alle crisi del 2009, che ha aperto l’epoca della Paura. Nessuno può cambiare questo triste corso, evidente oggi nella crisi mondiale politica ed etica che attraversiamo. Ma molti editori come Massari messi insieme farebbero scuotere il muro del sistema insostenibile che viviamo… Tanti auguri
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Riccardo Petrella (Agorà degli abitanti della Terra, Bruxelles)

Roberto,
complimenti per la festa: 30 anni di attività editoriale costituiscono un enorme fonte di energia immateriale e sociale.
Il mondo è stato capovolto nel peggio. È importante che esso sia ri-capovolto nella direzione della salvaguardia e la cura di tutti gli abitanti della Terra, membri dalla comunità globale della vita.
Pubblicare il libro Nel nome dell’umanità con entusiasmo e convinzione è stato da parte tua un atto di fiducia nella necessità del «nuovo fuoco mondiale» che travolge il mondo creando energia e luce per un divenire planetario di giustizia, uguaglianza e fraternità.
Un grande ringraziamento
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Claudo Albertani (Tlalpán, Ciudad de México)

Caro Roberto: ti mando un forte abbraccio dal Messico per i 30 anni della casa editrice che hai fondato e che continui a dirigere fregandotene dei criteri commerciali e con grande impegno militante. Grazie a te i lettori conoscono opere fondamentali como quelle di Victor Serge, Trotsky, Dante Corneli, Deschner, Reich e tanti altri. E non dimentico che grazie a te, i miei amici ed io abbiamo potuto pubblicare un paio di libri sul Messico.
Como si dice in spagnolo: ¡enhorabuena!
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Vladimír Klofáč (Praha)

Dlouho jsem přemýšlel co Ti napsat k významnému pracovnímu úspěchu. 30 let od vzniku vydavatelství. Ale myslím, že to lze vyjádřit prostě. Velmi Ti děkuji, všechno nejlepší. Vladimír
[A lungo ho pensato cosa scrivere per l’occasione dello straordinario successo di lavoro. 30 anni dalla nascita della casa editrice. Ma ritengo che sia possibile esprimerlo in modo semplice. Ti ringrazio molto ed auguri, auguri, auguri. Vladimiro]
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Pier Francesco Zarcone (Lisboa)

Muitos parabéns por uma vida ao serviço (e que serviço!) da cultura, política e não, esperando que esta tua acção demore ainda muito e que, independentemente das dificuldades do dia a dia, tudo corra bem.
Felicitazioni
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Marcelo Valli (Lausanne, Svizzera)

Caro Roberto,
I miei migliori auguri per questo 30° anniversario della tua casa editrice e anche i miei ringraziamenti come lettore del Che. Le tue edizioni dei testi del Che e sul Che mi accompagnano ormai da anni nelle mie ricerche, per non parlare dei Quaderni della Fondazione Che Guevara, che sono una fonte inesauribile d’informazione. Lunga vita a Massari Editore.
Con i miei più cari saluti.
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don Franco Barbero (Pinerolo)

 Caro Roberto, mi perdoni per l'introduzione che, deludendo una sua richiesta, non ho svolto per il suo ultimo libro. Solo il tempo tiranno me lo ha impedito.Nei 30 anni della sua straordinaria impresa editoriale, lei è stato un testimone del fatto che, quando coraggio ed intelligenza si uniscono, si compiono «miracoli».L’elaborazione e la divulgazione della teologia e delle ricerche bibliche davvero innovative  debbono a lei  moltissimo (Salas, Lenaers, Spong...).Grazie, Roberto Massari.Uno come Lei , se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo!Un caro saluto e un abbraccio.
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Tito Alvarado (Chile/Québec)

Compañero Roberto,
magnífica fecha, si veinte años no es nada (como dice el Tango), treinta son una nada y media. Lo colosal, ante las montañas de basura publicadas por las editoriales del capital, se vuelve una nada y media. Pero ahí esta Roberto Massari en su infatigable ir por más, tan pronto como sale de un proyecto, ya está en otro.
Reciban compañeros de causa, en tiempos de alboroto, protestas, guerras sucias, rebeliones, traiciones, retrocesos y condiciones para un cambio total de la sociedad, mi saludo ferviente. Donde estoy, neva copiosamente, con Raquel preparamos viaje a San Salvador. 
De todo este tiempo nos quedan tres gracias: una es haber conocido a Roberto Massari, fue en Cuba y decidí sumarme, no siempre estoy, y sin embargo estoy siempre, luego Roberto nos visita en Montreal, allí organizamos un homenaje a uno grande de América, Ernesto Che Guevara; la segunda gracia, luego de nuevos encuentros y compromisos que más parecen sueños por cumplir, fue visitarle en su lugar bajo el sol, Bolsena. Allí llegamos con Raquel para ver, sentir y aquilatar el ritmo de trabajo de Roberto, él trabajaba en dos libros a la vez, ambos polémicos, señalados a marcar rumbos en el pensamiento, esta gracia estuvo engalanada por la generosidad: la compañera Antonella nos facilita una casa y Maruska nos presta su auto, es decir conocimos Bolsena y los alrededores con toda confianza y en mayor medida de nuestros medios, aprovecho para decirles gracias una vez más. La tercera gracia es que tenemos el privilegio de poder salir al mundo y recorrerlo por partes, ¿qué relación tiene con que Massari Editore cumple 30 años? Sin esta posibilidad no habríamos podido estar en Bolsena e imaginarles a ustedes disfrutando de una velada fraternal y tampoco podríamos ver lo necesario que es el trabajo de entregar libros para alumbrar el camino.
Por donde hemos pasado en apariencia no ha cambiado nada, salvo que con el andar del tiempo las noticias son una prueba de que lo concreto se deshace en el aire.

Para todas y cada una, para todos y cada uno, un abrazo emocionado, desde la distancia alzo mi vaso de cerveza.
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Peter Gorenflos (Berlin)

Als ich 2012 die Rechte von „Mit Gott und den Faschisten“ vom Autor Karlheinz Deschner kaufte, war mir sofort klar, dass das Buch vor allem auch in den USA auf den Markt kommen sollte und in Italien. Denn Italien ist das Land, das der Vatikan für viele Jahrhunderte über weite Gebiete für sich in Anspruch nahm und den Papst zum Papstkönig machte. Glücklicherweise lernte ich Roberto Massari kennen, der sofort bereit war, dieses wichtige Projekt mit mir, als Herausgeber, und ihm, als Verleger, in Angriff zu nehmen. Wenn ich es richtig sehe, ist es zu einem schönen Erfolg geworden. 2016 hatten wir sogar einen Kongress in Rom organisiert, der das Thema Kirche/Faschismus ins Zentrum rückte und sehr gut besucht war. Die Debatte um die Zusammenarbeit von Pius XI. und Pius XII. mit Hitler und Mussolini ist also nicht beendet und bleibt auf der Tagesordnung.
Roberto Massari kämpft mit seinem Verlag seit 30 Jahren für die Aufklärung, für das Gleichheitsprinzip, gegen religiösen Obskurantismus und erfüllt damit eine sehr wichtige gesellschaftliche Funktion. Ich wünsche ihm auch für die nächsten 30 Jahre viel Vitalität und Kampfgeist, damit die leise Stimme der Vernunft irgendwann auch eine Chance haben wird, laut zu werden, sobald die Stimmung in der Gesellschaft einen solchen Wandel ermöglicht.
[When I bought the copyright of “God and the Fascists” from the author Karlheinz Deschner in 2012, it was immediately clear to me that the book was to be released especially in the USA and in Italy. For Italy is the country that was claimed by the Vatican for many centuries and over vast areas as her state which made the Pope to a Pope King. Fortunately, I met Roberto Massari, who was immediately ready to tackle this important project with me, as the editor, and him, as the publisher. I think I am right saying that it has become a great success. In 2016, we even organized a congress in Rome that focused on the issue of church- fascism-collaboration. It was was very well attended. The debate about the cooperation of Pius XI and Pius XII with Hitler and Mussolini is fortunately not finished and remains on the agenda.
Roberto Massari has been fighting with his publishing house for 30 years for the Enlightenment, for the principle of equality, against religious obscurantism and thus fulfills a very important social function. I wish him much vitality and fighting spirit for the next 30 years, so that the quiet voice of reason will someday have a chance to get loud as soon as the atmosphere in society enables such a change.]



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